Pane al pane, vino al vino: Vladimir Putin si è macchiato (e continua a farlo) di crimini di guerra. Lo ha detto in Parlamento il presidente britannico Boris Johnson che ha annunciato che Londra è pronta a sostenere questo capo d’accusa – uno dei più gravi a livello mondiale – in un tribunale internazionale. L’invasione dell’Ucraina e il lancio di missili – ordinato dal Cremlino – contro obiettivi civili hanno provocato e stanno provocando la morte di moltissimi cittadini innocenti.
Russia’s actions in Ukraine “fully qualify” as war crimes, according to U.K. Prime Minister Boris Johnson.
“What we have seen already from Vladimir Putin’s regime is the use of munitions that they have been dropping on innocent civilians,” Johnson said https://t.co/HlA9YOoNR4 pic.twitter.com/GJ0w5egIcO
— Bloomberg Politics (@bpolitics) March 2, 2022
La risposta di Boris Johnson arriva dopo la domanda fatta da Ian Blackford, capogruppo degli indipendentisti scozzesi, durante la seduta odierna nel Parlamento britannico. Ed è lui che per primo ha parlato di crimini di guerra, raccontando le storie delle famiglie uccise (anche con i bambini piccoli) e di tutti quei civili morti per colpa di quel continuo attacco missilistico ordinato dal Cremlino fin dall’alba di giovedì 24 febbraio. Al termine di questo racconto, è proprio il capo del governo britannico a prendere la parola.
“Posso dire che quello che abbiamo già visto dal regime di Vladimir Putin, nell’uso delle munizioni (con tanto di bombe a grappolo messe al bando in 100 Paesi, ndr) che sono state già fatte cadere su civili innocenti, a mio avviso si qualifica già pienamente come un crimine di guerra. E so che il procuratore dell’ICC sta già indagando e sono sicuro che tutta la Camera sosterrà questo”.
Da Londra, dunque, arriva la disponibilità a sostenere l’accusa di “crimini di guerra” contro Vladimir Putin davanti a un tribunale e alla comunità internazionale.