E alla fine i Tredicine li salva il governo

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-12-30

Mentre il Consiglio del Lazio e l’Assemblea Capitolina votavano infatti impossibili richieste di modifiche alla direttiva, l’esecutivo decideva di darla vinta agli ambulanti che protestavano con Di Maio: «Il termine delle concessioni è prorogato al 31 dicembre 2020»

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«Il termine delle concessioni è prorogato al 31 dicembre 2020»: alla fine è il governo che “salva” il commercio ambulante dalla direttiva europea Bolkestein che imponeva nuovi bandi per le assegnazioni dei posti entro maggio 2017. Mentre il Consiglio del Lazio e l’Assemblea Capitolina votavano infatti impossibili richieste di modifiche alla direttiva (visto che era una norma nazionale, che poteva essere modificata soltanto dal governo), l’esecutivo decideva di darla vinta agli ambulanti che protestavano con Luigi Di Maio, proponendo una proroga nel Milleproroghe che ora dovrà essere votata dall’Aula ma ha la maggioranza dalla sua parte.

E alla fine i Tredicine li salva il governo

Alla fine quindi i Tredicine, ovvero la famiglia di Roma che possiede per sé o attraverso prestanome gran parte delle licenze di ambulantato in città, li salva il governo Gentiloni. Anche se c’è qualcuno che non è molto contento: “La proroga quasi quadriennale, dal luglio 2017 al 2020, del termine per le concessioni del commercio su aree pubbliche è un fulmine a ciel sereno per il settore. Centinaia di comuni hanno già attivato le procedure per rinnovarle. Cambiare in corsa le regole del gioco, ad appena sette mesi dalla scadenza inizialmente prevista, non farà altro che creare ulteriore confusione e incertezza”, dice Maurizio Innocenti, presidente di Anva, l’associazione Confesercenti del commercio su aree pubbliche. “Abbiamo sempre contestato e contrastato la direttiva Bolkestein – continua Innocenti – e abbiamo lavorato duramente per raggiungere in sede di Conferenza Stato Regioni un accordo sul rinnovo delle concessioni che tutelasse i circa 200mila imprenditori del settore ed i loro dipendenti. Un’intesa equilibrata ed utile a tutti, perché premia l’esperienza degli operatori, confermata anche da questo provvedimento. Lo stop di tre anni stabilito dal governo, però, rende il settore complessivamente più fragile, perché rinvia la soluzione definitiva della questione. Sorprende inoltre l’inserimento dell’intervento nel milleproroghe, in assenza di scadenze al 31 dicembre 2016. Le stesse Regioni che hanno gia’ adottato provvedimenti al riguardo non ci risultano essere state preventivamente consultate, nonostante abbiano piena competenza in materia di commercio su aree pubbliche. In generale, comunque – conclude Innocenti -, ci aspettavamo una proroga tecnica temporalmente più contenuta. Sulla legittimità della norma si pronunceranno gli enti competenti, nel frattempo, in attesa della conversione in Legge, agiremo nel modo piu’ efficace per dare le massime tutele agli imprenditori che esercitano la propria attività su aree pubbliche”.
luigi di maio dino tredicine
Di tutt’altro tenore i commenti dei 5 Stelle, che giustamente, dal loro punto di vista, si intestano la vittoria:  “Finalmente, dopo anni di dura lotta e di pressioni nei confronti prima di Letta, poi di Renzi e quindi di Gentiloni, il M5S ha ottenuto una grande vittoria: l’applicazione della direttiva Bolkestein nei confronti degli operatori del commercio ambulante è rimandata al 2020″, affermano i deputati del M5S in Commissione Attività produttive. “Questo è ciò che apprendiamo leggendo il testo del decreto milleproroghe approvato dal consiglio dei Ministri. Ci auguriamo che nel corso dell’iter parlamentare nessuna forza politica chieda un passo indietro, mantenendo una linea a tutela dei piccoli commercianti e delle loro attività”. “Chiaramente la situazione non è definita ma solo sospesa: il M5S è felice di celebrare questo importante risultato ma continua a schierarsi in prima linea per cancellare del tutto l’estensione della direttiva nei confronti di questa categoria entro il 2020. Ed è quello che faremo quando saremo al governo”, conclude il deputato M5S in commissione Attività Produttive, Ivan Della Valle.

Il rinvio della Bolkestein al 2020

Esulta anche il presidente dell’ANCI e sindaco di Bari Antonio Decaro: “L’allineamento al 2020 delle concessioni per il commercio ambulante  pone poi i Comuni in condizione di lavorare in maniera adeguata sull’applicazione della Bolkestein. Mentre esprimiamo apprezzamento per la sensibilità su questi punti dobbiamo ricordare la necessita’ di affrontare quelle questioni, pure in rilievo per i Comuni, che non hanno trovato risposta nella Legge di Bilancio”.

tredicine m5s
I numeri dei camion bar a Roma (Il Messaggero, 24 ottobre 2016)

In questa fine del 2017 la direttiva Bolkestein era stata oggetto di molti appelli alla modifica. L’unico modo per farlo però era emendare la legge dello Stato che recepisce la direttiva, e quindi tutte la bagarre create nei vari consigli regionali servivano solo a far rilevare che ci sono degli interessi economici che non possono essere toccati e regolamentati da bandi pubblici aperti e trasparenti. In particolare per quanto riguarda la questione romana questo è già evidente da tempo, sia dall’Amministrazione Alemanno (in Consiglio Comunale sedeva un Tredicine) sia per quanto dichiarato di recente dal Presidente della Commissione Commercio Andrea Coia che ha salvato il Natale dei Tredicine in Piazza Navona. Adesso hanno vinto. Grazie a Gentiloni.

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