I consiglieri M5S chiedono a Raggi di lasciare a scuola i bimbi non vaccinati

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-01-13

La mozione per chiedere alla sindaca di violare apertamente la legge Lorenzin sui vaccini consentendo ai bimbi non vaccinati di entrare all’asilo. Alla fine non se ne farà nulla, ma siamo in campagna elettorale e tutto fa brodo

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“Consentire alle bambine e ai bambini non ancora vaccinati, ma regolarmente iscritti, di giungere alla conclusione dell’anno scolastico 2017/2018, senza alcuna interruzione della continuità educativa e didattica“. È la richiesta dei consiglieri comunali e dei Municipi del Movimento 5 Stelle che ieri hanno depositato una mozione che impegna in tal senso la sindaca Virginia Raggi e la Giunta di Roma Capitale. Nella mozione si invita a “porre in essere tutte le necessarie attività istituzionali nei confronti del Governo, della Regione, dell’Anci e degli altri enti competenti al fine di evitare che siano allontanati dalle strutture educative e scolastiche”. “La normativa – si legge – prevede al 10 marzo 2018 l’allontanamento dei minorenni (fascia 0-6), non in regola con la documentazione oggetto di autocertificazione, dalle strutture educative e scolastiche”. Per i penta stellati però “la mancata conclusione dell’anno educativo e scolastico, così come l’allontanamento forzato dal proprio gruppo di pari costituirà un grave nocumento”. A riportare la richiesta fatta dal Movimento è una nota. “La mancata conclusione dell’anno educativo e scolastico, così come l’allontanamento forzato dal proprio gruppo di pari – sottolineano i consiglieri municipali e comunali del M5S – costituirà un grave nocumento, un trauma a livello psicologico e un danno a livello didattico ed educativo tale da potersi configurare come vera e propria violenza istituzionale nei loro confronti”.
consiglieri m5s vaccini
Il Messaggero spiega che l’atto è stato benedetto dalla sindaca, che quindi ha intenzione di attenersi al voto dell’aula. Ma ben sapendo che ogni suo gesto concreto non avrebbe effetto visto che dovrebbe chiedere ai dirigenti di andare contro la legge:

Nella pratica, però, l’inquilina di Palazzo Senatorio ha ben pochi strumenti a disposizione, a parte una possibile trattativa con Palazzo Chigi, che seguirebbe la polemica a distanza dello scorso settembre con la Lorenzin, con tanto di lettere scritte alle ministre della Salute e dell’Istruzione. L’unico atto che potrebbe fare in autonomia sarebbe emanare una circolare d’indirizzo, non vincolante, che però nessun dirigente si prenderebbe mai la responsabilità di seguire, violando apertamente la legge.

Non solo: con un atto del genere la Raggi presterebbe il fianco a ricorsi ed esposti alla magistratura, che potrebbero successivamente metterla nei guai. Ma allora perché i consiglieri chiedono alla Raggi di fare qualcosa di illegale? Figliolo, una volta qui era tutta campagna elettorale…

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