La divertente storia delle azalee di Daniele Diaco in Piazza di Spagna

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-04-16

Il presidente della Commissione Ambiente annuncia la tradizionale “mostra” delle azalee, ma lo fa con un post dove lascia intendere che sia un’idea dell’attuale amministrazione. I romani non gradiscono la presa per i fondelli e ricordano che sono “appena” 80 anni che le azalee vengono esposte sulla scalinata di Trinità dei Monti

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Daniele Diaco, Presidente della Commissione Ambiente (e già compagno di Silvia Crescimanno, presidente del XII Municipio) si è vantato ieri su Facebook dell’ennesimo successo della giunta Raggi. Ben trecento azalee posizionate dal Servizio giardini sulla scalinata di piazza di Spagna. «Uno spettacolo unico – scrive Diaco sulla sua pagina Facebookvoluto dall’assessorato all’ambiente e dalla Commissione ambiente, con l’obiettivo di far rifiorire questa meravigliosa città». Chi fosse passato per caso in piazza di Spagna (o sul post di Diaco) avrebbe potuto pensare che quella delle azalee sia una novità, l’ennesimo grande successo (si è perso ormai il conto) dell’Amministrazione guidata con sapienza, trasparenza e onestà (intellettuale) da Virginia Raggi.

Daniele Diaco e il grande successo dell’amministrazione a 5 Stelle

Ma non è così, perché al contrario di quello che scrive il petaloso Daniele Diaco quella delle azalee in piazza di Spagna è una tradizione quasi secolare. Quella del 2018 è l’81esima edizione della mostra delle azalee che viene allestita ogni anno sulla scalinata di piazza di Spagna in occasione del Natale di Roma (21 aprile). Ogni anno quindi, con qualunque amministrazione centinaia di azalee vengono posizionate sulla scalinata di Trinità dei Monti. Nel 2012 erano 500, nel 2016 la mostra venne temporaneamente trasferita sulla scalinata del Campidoglio e sulla salita di San Pietro in Carcere per consentire i lavori di restauro della scalinata in piazza di Spagna (un restauro voluto da Ignazio Marino e finanziato interamente da Bulgari).

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Come spesso accade sulla pagina di Diaco diversi cittadini romani sono intervenuti per precisare che le azalee ci sono sempre state e che l’assessorato all’Ambiente e la Commissione Ambiente non hanno inventato nulla.

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“Sono il doppio dello scorso anno”

Diaco però non rinuncia a rivendicare i meriti dell’attuale Amministrazione spiegando che sono il doppio dello scorso anno (ma a quanto pare sempre meno degli anni precedenti). Qualche giorno fa l’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari su Facebook si era limitata ad annunciare l’evento spiegando che ” Come da tradizione sono tornate le azalee a Trinità dei Monti. Circa trecento ericacee, il doppio rispetto al numero dello scorso anno”.

I romani che sfottono il Presidente della Commissione Ambiente 

Nei commenti c’è chi ricorda che la “mostra” delle azalee non è certo stata inventata dai 5 Stelle e che già nel film Vacanze Romane (1953) è possibile vedere la scalinata di Trinità dei Monti adornata dalle azalee in fiore. Un altro utente posta la foto di una cartolina della piazza nel 1960, anche all’epoca c’erano le azalee ed erano decisamente parecchie di più di quelle posizionate nei giorni scorsi sotto l’attenta supervisione di Daniele Diaco.

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La scalinata in una cartolina del 1960 [Fonte]

Mentre pochi supporter del M5S difendono la coraggiosa e innovativa scelta di posizionare le azalee a Piazza di Spagna che dà senz’altro lustro alla città la maggior parte degli utenti critica il tono del post di Diaco, ritenuto il classico specchietto per le allodole per chi non è di Roma e non ne conosce le tradizioni.

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In fondo non ci voleva molto, ragionano diversi commentatori, bastava dire che “anche l’attuale amministrazione” prosegue la tradizione della mostra delle azalee (per inciso proprio quello che aveva scritto la Montanari). Ma così facendo come si fa a dare l’idea che ci sia una discontinuità con le tanto vituperate precedenti amministrazioni? Attendiamo con ansia il post in cui Diaco annuncerà che grazie al solerte lavoro della Commissione Ambiente capitolina quest’anno è stata introdotta un’importante novità: la fotosintesi clorofilliana.

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