La spassosa audizione di Zuccaro su ONG e scafisti

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-05-03

Il Procuratore di Catania è stato ascoltato oggi in Senato in merito alle accuse alle Ong di aiutare gli scafisti. Molte parole e pochi fatti, come ha ammesso candidamente lui stesso dicendo di non avere prove. “Una cosa è esporre i risultati delle proprie indagini, e io non lo posso fare, un’altra è chiedere”

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Oggi pomeriggio il Procuratore capo di Catania Carmelo Zuccaro è stato ascoltato in merito alle sue recenti dichiarazioni sui rapporti tra Ong e scafisti. In Commissione Difesa in Senato Zuccaro ha ribadito le sue convinzioni circa l’esistenza di rapporti tra le Ong che operano nel Mediterraneo centrale per soccorrere i migranti e i trafficanti di uomini. I fatti e le prove in possesso della Procura catanese rimangono invece sullo sfondo. Il motivo è semplice: non ce ne sono.

Cosa ha detto Carmelo Zuccaro in Senato

Nei giorni scorsi Zuccaro aveva rilasciato una serie di dichiarazioni contraddittorie. Da un lato aveva fatto sapere che il suo ufficio non aveva formulato ipotesi di reato e che stava conducendo unicamente un’inchiesta conoscitiva. Dall’altro aveva affermato a più riprese di essere convinto dell’esistenza di un accordo tra Ong e scafisti per far arrivare i migranti in Italia. Oggi però Zuccaro ha smentito di aver ottenuto informazioni dai servizi segreti ma di averle reperite tramite Frontex e articoli di giornale.

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Maurizio Gasparri ha già scoperto il gomblotto di Soros

Chi sperava che Zuccaro dicesse cosa ha scoperto dalle sue indagini rimarrà deluso. Zuccaro ha più volte risposto alle domande dei senatori parlando “da privato cittadino”. Del resto già quando si è scoperto che i servizi segreti italiani non hanno mai scritto un dossier su ONG e scafisti la teoria del Procuratore ha iniziato a vacillare. Ad esempio Zuccaro ha denunciato come “Negli organici delle Ong ci sono profili non proprio collimabili con quelli dei filantropi”. Ha prove che lo dimostrano? No perché poco dopo ha dichiarato che “Un’indagine in tal senso avrebbe grande rilevanza”. Zuccaro ha sospetti e formula ipotesi di lavoro che dice chiaramente “non hanno alcun riscontro probatorio“.

La questione delle intercettazioni satellitari

Ricordando che le Ong non agiscono autonomamente ma che tutte le attività di SAR vengono coordinate dal Coordinamento Marittimo dei Soccorsi (MRCC) di Roma e quindi gestite dalla Guardia Costiera. Ma c’è di più, perché a quanto pare Zuccaro non ha in mano le intercettazioni che provano l’esistenza di contatti tra Ong e scafisti. Anzi, il Procuratore chiede ai senatori che gli sia data la possibilità di intercettare le comunicazioni satellitari. Ma quale attività investigativa sta svolgendo la Procura di Catania? A quanto pare non molta:

Confermo pienamente quanto detto al Comitato Schengen e cioè che siamo in una fase in cui non riusciamo più a svolgere l’attività investigativa: non riusciamo a intercettare i facilitatori e ad intercettare i satellitare e ad avere quegli elementi probatori necessari

Verrebbe da chiedersi quindi a cosa si riferiva Zuccaro quando parlava di  comunicazioni telefoniche tra scafisti e Ong. Quelle dove i trafficanti chiedono “possiamo mettere in mare queste imbarcazioni anche se c’è il mare agitato” e le Ong rispondno“fate tranquillamente tanto siamo a ridosso lo potete fare”. In Commissione al Senato Zuccaro ha aggiunto che

Spesso le chiamate partono dai telefoni satellitari. E a volte il natante che ha richiesto il soccorso non è solo in mare. È capitato a volte che, superate le acque libiche, fosse accompagnato da navi sospette.

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Le indagini sui finanziatori delle Ong

Zuccaro ha anche risposto a coloro che dicono che nel caso dei salvataggi in prossimità delle acque territoriali libiche quelli italiani non sono i porti sicuri più vicini. Il Procuratore ha ricordato che le aree SAR di competenza italiana comprendono anche quelle porzioni di mare e che se Tunisi e Malta non rispondono la Guardia Costiera non può esimersi dal salvare i naufraghi e portarli in Italia. Molto divertente anche l’intervento del senatore Giovanardi che ha chiesto che un’imbarcazione di una Ong tedesca venga costretta a portare i migranti in un porto tedesco.
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Zuccaro dice però anche di non avere “elementi utilizzabili processualmente” e che da parte del suo ufficio non c’è più la possibilità “di svolgere indagini di ampio respiro volte a contrastare il traffico di migranti clandestini, indagini che sono convinto siano doverose e abbiano implicazioni anche a vera tutela dei migranti”. Sempre senza prove Zuccaro ha parlato di “comunicazioni tra la terraferma libica e soggetti che sono nelle imbarcazioni dei soccorritori”.

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Le navi delle ONG (La Repubblica, 28 aprile 2017)

Un altro filone di un’eventuale indagine sarebbe quello riguardante i bilanci di alcune Ong che utilizzano navi battenti “bandiere ombra” di nazioni che sono paradisi fiscali. Questo però non vuol dire che le Ong hanno sedi in paradisi fiscali, anzi, e non è chiaro cosa impedisca a Zuccaro di fare una rogatoria per poter ottenere la possibilità di visionare i bilanci.

Lo show di Zuccaro in Commissione Difesa

Zuccaro, per la gioia dei senatori del MoVimento 5 Stelle e della Lega Nord, si lancia anche in ipotesi più ardite che nulla hanno a che fare con l’attività investigativa. Ad esempio il Procuratore ha dichiarato che

Esiste a mio avviso l’impossibilità di ospitare in Italia la migrazione di carattere economico, questo non è un discrimine per le Ong, ma ovviamente per uno stato la differenza è rilevante perché il controllo dei flussi migratori e corridoi umanitari non può che competere agli stati

Si tratta forse di una valutazione basata su elementi probatori raccolti durante le indagini? No, perché come detto non ci sono prove. Si tratta invece di una valutazione politica, degna di un ministro più che di un Procuratore.
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Un’affermazione che fa il paio con quella fatta qualche giorno fa ad Agorà:

Potrebbe anche essere – e la cosa è forse ancora più inquietante – che si perseguono da parte di alcune Ong finalità diverse. Di destabilizzazione dell’economia italiana. Chi volesse per esempio speculare su una situazione di debolezza economica dell’Italia che non c’è dubbio viene incrementata da un afflusso di migranti incontrollato. Senza dubbio ne avrebbe dei vantaggi.

Rispetto a questa affermazione oggi in Commissione Zuccaro ha parlato della possibilità che i finanziatori “speculino sul mercato internazionale” avvantaggiandosi del “ribasso di alcuni titoli”. Il che ovviamente non vuol dire nulla.

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Maurizio Gasparri segue la pista mafiosa

Dal momento che non ha prove Zuccaro non fa nomi: “salva” Medici senza frontiere e Save the Children ma nulla dice rispetto Sea-Watch, Proem-Aid, Proactiva Open Arms, SOS Mediterranée, Hellenic Rescue Team, Jugend Rettet, Humanitarian Pilots Initiative, SMHumanitario e United Rescue Aid.
 
 
 

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