Paolo Simioni: la vittoria di Casaleggio e Grillo dietro le nomine ATAC

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-08-01

L’assessore al bilancio aveva chiesto manager romani per le partecipate: ad ATAC arriva una persona vicina all’assessore alle partecipate pronto ad andarsene a settembre

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L’assessore al bilancio Andrea Mazzillo aveva perorato la causa della romanità nella scelta dei manager che avrebbero dovuto guidare le aziende partecipate del Comune di Roma. Voleva manager che abitassero in città, la conoscessero, sapessero come muoversi. Detto, fatto: all’ATAC arriva Paolo Simioni, vicino a Colomban, trevigiano, senza esperienza specifica nel settore dei trasporti pubblici urbani su ferro e gomma.

ATAC: Paolo Simioni al comando alla faccia di Mazzillo

Mazzillo, che fa sapere di non avere intenzione di dimettersi, non è l’unico sconfitto di questo giro di nomine. Manuel Fantasia, che era stato nominato otto mesi fa dalla sindaca nel ruolo di amministratore unico, è stato ieri salutato senza troppi salamelecchi nonostante sia stato sempre fedele ai desiderata del Campidoglio, anche nella vicenda delle dimissioni/licenziamento di Bruno Rota.

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I numeri dell’ATAC (Corriere della Sera, 16 luglio 2017)

Il cda è completato da Cristiano Ceresatto (capo staff partecipate Comune di Roma) e Angela Sansonetti (della Luiss): ATAC passa da una struttura snella al consiglio di amministrazione, aumentando le poltrone e chissà se migliorando l’efficienza. Simioni seguirà la strada del concordato preventivo in continuità indicata da Rota come soluzione ai problemi di ATAC: ha funzionato a Livorno, potrebbe andare in porto anche qui.

La solitudine di Andrea Mazzillo

Ora Mazzillo è solo, anche perché la sponda dei consiglieri, arrabbiati per una nomina sulla quale non sono stati consultati, è venuta meno a causa delle troppe interviste rilasciate sui giornali dall’assessore al bilancio. Che ora è visto come il fumo negli occhi da Grillo e Casaleggio, ma non può essere cacciato semplicemente perché non c’è nessuno che possa sostituirlo mentre si lavora all’assestamento di bilancio. Sono le circostanze, non le capacità, ad assicurargli il posto così come le circostanze (l’impossibilità di trovare qualcuno al suo posto) glielo avevano fatto trovare.
bruno rota atac
Racconta oggi Repubblica Roma che nelle 5 ore di processo celebrato ieri pomeriggio a palazzo Senatorio glielo hanno detto chiaro. «Adesso basta, si cambia registro», ha esordito la sindaca. «Sono intervenuta personalmente per mettere fine alle polemiche e d’ora in poi non si tollerano deviazioni rispetto alle linea che ho tracciato», ha avvertito. E i consiglieri dietro: «Hai sbagliato a parlare Andrea, i giornalisti vogliono solo dividerci».

L’House of Cards all’amatriciana

Ora tra i consiglieri preferiti della sindaca Mazzillo perde certamente punti, mentre ne guadagna Luca Bergamo, uno degli obiettivi polemici dell’assessore al bilancio che però gode della stima di Grillo e Casaleggio. E Massimo Colomban, che ha annunciato l’addio a settembre, rimane comunque la longa manus dei vertici del M5S a Roma. Che oggi scelgono presidente e amministratore delegato di ATAC e membri di un nuovo consiglio di amministrazione in perfetta solitudine, attraverso l’assessore alle partecipate dimissionario. E domani?

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Le inchieste su ATAC

Domani dovranno comunque affrontare le indagini della Corte dei Conti sulle commesse per i servizi di manutenzione dei veicoli, l’inchiesta sugli appalti irregolari per le pulizie e quella sugli pneumatici. Ce n’è abbastanza per far saltare i nervi a chiunque ben prima dell’avvio del concordato preventivo.

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