Ascanio Celestini risponde all'economista noeuro Alberto Bagnai. Il video vi farà piegare

di Guido Iodice

Pubblicato il 2015-05-24

Premessa: il prof. Alberto Bagnai,  noto economista noeuro, aveva scritto sul suo blog una lunga lettera dai toni sfottenti rivolta ad Ascanio Celestini. Il comico ha risposto per le rime sul suo profilo Facebook. Ecco il video e il testo:   Davanti al tribunale dei SOCIAL ! Me lo chiede il dott BAGNAI e i suoi …

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Premessa: il prof. Alberto Bagnai,  noto economista noeuro, aveva scritto sul suo blog una lunga lettera dai toni sfottenti rivolta ad Ascanio Celestini. Il comico ha risposto per le rime sul suo profilo Facebook. Ecco il video e il testo:

 

Davanti al tribunale dei SOCIAL !
Me lo chiede il dott BAGNAI e i suoi allievi in copia-incolla.
E io rispondo perché ho rispetto dei signori professori delle università
e di quelli che ci studiano insieme.
Buongiorno.
Vi disturbo perché devo rispondere ad un economista famoso che si chiama Alberto Bagnai.
Lo devo fare perché lui mi ha scritto una lunga lettera per bacchettarmi e io sono pronto a mostrare le mani per ricevere il colpo di bacchetta.
Inizio col dire che vorrei avere due teste per metterci due cappelli perché davanti al dott Bagnai dovrei togliermeli tutt’e due all’unisono. Mi vorrei scappellare perché è un grande economista, ma soprattutto perché sa tutto su tutte le cose. Tuttissime per davvero! E io mi cecherei un occhio pure tutt’e due se non fosse vero.
E parlo proprio io che invece sono confuso su ogni argomento.
Ho conosciuto grandi marionettisti e burattinai. Ho chiacchierato con un poeta che non ce n’era uno uguale nel novecento e anche con un cardiochirurgo che s’è complicato la vita per fare un mucchio di cose più importanti che operare ciccioni texani, ho mangiato le frappe più buone del mondo e una fritturina leggera leggera che sfido a friggerne una come quella, ma la cosa più vicina a un economista è il mio commercialista, che infatti ci va sempre mia moglie perché io ci capisco poco.
Per fortuna che adesso il dott Bagnai s’è privato di un po’ del suo tempo per scrivere proprio a me. Ora posso vantare che tra me e lui c’è una specie di relazione epistolare e per me questo è un grande onore!
Il dott Bagnai mi dice che sono una capra in economia e questo mi onora un po’ meno, ma è quello che all’incirca dice anche mia moglie, figuriamoci quando me lo ripete il dottor Bagnai che è un grande economista.
Perciò sapere che mi pensa un pochetto è già un onore e mica da poco.

Mi dice che ho firmato un documento di certa gente che sostiene l’Euro, cioè la moneta europea.
Ci tiene a farmi sapere la sua opinione e per questo motivo utilizza per cinque volte la parola “scemenza” (quattro volte al singolare e una volta al plurale, per essere preciso come lui).
Questo è quello che dice lui che è quello che ha confutato il paradosso Feldstein-Horioka che io faccio fatica solo a pronunciare.
E infatti a questo punto qualcuno si chiederà: che roba è questo paradosso?
Ecco, se non hai studiato un po’ di economia non lo sai. E infatti io non lo so. Non lo sa nemmeno mia moglie, ma questo conta niente. E conta meno ancora il fatto che ci sta un mucchio di scemi come me che non si immagina cosa sia.
E per questo motivo non avrei dovuto firmare quel manifesto che al dottor Bagnai sembra una scemenza. Cioè non per il fatto in particolare che a lui gli pare una scemenza per cinque volte di seguito, ma soprattutto perché di economia ci capisco poco.
Il dott Bagnai me lo dice con le buone, ma solo perché ha compassione di quel somaro che sono io, ma non può far finta di niente davanti a un’evidenza, cioè che adesso devo risponderne in tribunale.
Si, infatti mi scrive che ormai sono “di fronte al tribunale dei social” e questo un po’ mi fa paura perché i tribunali non mi piacciono e non pensavo che twitter era un tribunale.
Vostro onore!
Non mi ricordo di aver firmato quel comunicato o manifesto. La pubblica accusa mostra una foto nella quale sono ritratto mentre metto una firma e dunque sarà certamente così.
Vostro onore!
Penso che un gruppo di ragazzi mi abbia detto in fretta, alla fine di una manifestazione, qualcosa che mi sembrava condivisibile e perciò mi sono convinto a firmare.
Giuro che non lo faccio più. Sono cose che capitano ai buffoni come me (infatti il dott Bagnai dice pure che sono un buffone, lo fa perché ovviamente a costui non sfugge nulla).
Vostro onore!
Mi sono scusato una decina di volte per questo fatto. Ma adesso che me lo dice pure il dottor Bagnai mi devo mettere a rispondere anche a lui.
Vostro onore
Il dottor Bagnai mi dice che lui non è un “figlio der popolo” come me, ma uno che parla quattro lingue, vive ai Parioli e legge libri senza figure, che è un modo carino di relazionarsi con gli altri esseri umani. Insomma è un po come dire che io sono un analfabeta che guarda le figure, mentre lui oltre ad essere tutta quella roba strafica che scrive nel suo curriculum è pure un raffinato intellettuale. Ma io ci credo perché nel mio curriculum c’è scritto a mala pena che mia madre faceva la parrucchiera e per un periodo di tempo ha tagliato i capelli anche a teste intelligenti come la sua.
Lo giuro! Infatti mia madre viveva a Tor Pignattara, ma andava a lavorare ai Parioli per fare lo sciampo a gente come il dottor Bagnai.

Vostro onore
se devo mettere la mano sulla Bibbia come nei film americani, ce la metto e giuro di dire la verità: è vero vostro onore, effettivamente in famiglia non abbiamo fatto molti passi avanti.
Io vivo in borgata con l’aggravante di esserci persino nato, e ci sto pure abbastanza bene. Davanti al temibile tribunale dei social non posso negare di aver cercato casa al centro, ma una signora mi ha chiesto una cifra che non riesco nemmeno a ricordare per quanto era spaventosa. E allora siamo rimasti nella nostra borgata dove pure il caffè costa un po’ di meno.
Vostro onore!
Il signor Bagnai mi parla dello stupore e della costernazione dei suoi 20 mila lettori. Ma devo testimoniare che fortunatamente un numero molto più piccolo di suoi utenti mi ha scritto su twitter rispetto a questa vicenda tristissima e spero che non gli abbiano davvero rotto le palle in 20 mila a lui perché gli avrebbero portato via davvero un sacco di tempo. E lui di tempo credo ne abbia poco visto che fa il professore nelle università, il ricercatore da un po’ di altre scuole (parecchie, mica pettina le bambole), un’altra serie di robe in lingue che non conosco, va in televisione, scrive libri di economia e inoltre ci tiene a far sapere che suona pure Handel.
Dice che è pure bravo e che ha postato alcuni suoi video mentre suona!
E se lo dice lui è sicuro che è proprio così come dice.
Dice che suona cembalo, flauto e organo perché “quando gli altri parlano di giacimenti culturali, io so di cosa sto parlando e loro no”.
Se lo scrive lui è una verità, perché è lui stesso che lo dice: cioè la persona più informata sulle proprie capacità.
Vostro onore!
Quest’affermazione su Handel mi fa ancora più paura perché io suono poco poco la chitarra e una volta ero ubriaco e ci sono cascato sopra provocando uno sbrego che m’è costato un centinaio di mila lire. A mia scusante devo dire che a quel tempo ero un ragazzino e capivo ancora meno la bellezza dell’arte musicale.
Peraltro il Bagnai dice pure che è aristocratico e spero che significhi solo che è uno parecchio raffinato, perché se è pure di sangue blu mi sono messo in un bel pasticcio a ritrovarmelo come avversario. Va a finire che mi sfida a duello e poi mi dirà che oltre a non capirci di economia, sono una pippa anche con la spada e forse ho problemi seri anche col coltello e la forchetta.
Vostro onore!
Il dottor Bagnai mi dice che la sua compagna mi ammira e che la conosco pure. Dice che per questa mia inettitudine e per il fatto che lui, con compassione paterna, me lo ricorda… dice che questo lo farà litigare con la sua compagna.

Insomma sono pure un rovinafamiglie.
Questo non lo dice perché il dottor Bagnai mi vuole bene, ma temo che lo pensi.
Lo capisco quando scrive che nessuno trattiene le lacrime quando io racconto degli umiliati e degli offesi e mi tira fuori pure una citazione coltissima, cioè “se non piangi, di che pianger suoli?”
Però mi apre gli occhi sulla mia pochezza spudorata indicando le mie “pittoriche (e un po’ buoniste, if I may) descrizioni del sintomo” che “fanno la gioia dei simpatici e repleti borghesucci piddini, cui un po’ di indignazione, di sera, smuove la bile, facilitando la digestione, e placando le loro coscienze”.
Vostro onore!
L’inglese del dottor Bagnai mi mette in difficoltà.
E poi io non lo sapevo che codesti “repleti” avevano sostituito il “penso quindi sono” con il “mi indigno quindi sono di sinistra”. E sa cosa aggiunge? Mi scrive: “e in questo tu li aiuti, oh, come li aiuti!”
Vostro onore!
Il gentilissimo dott Bagnai ci infila questo “oh” che mi fa tremare.
E mi fa sapere con amorevole sincerità che sono “un’icona di quella poltiglia buonista che si ritiene di sinistra e che, avendo le terga sufficientemente protette evita di mettere in discussione le proprie certezze ideologiche, e assiste imperterrita al massacro dei suoi prossimi inveendo al grido di Fascista!”
Vostro onore!
Io non sono buonista, anzi nemmeno sono buono!
Io provo schifo per una quantità rilevante di esseri umani. Forse lo faccio perché mi sento una merda e perciò rovescio un po’ di questo letame su un sacco di gente. Se il dott Bagnai avesse portato le sue terga non ideologiche in teatro quando faccio spettacolo mi avrebbe sentito declamare sonetti nei quali i miei personaggi odiano i froci, picchiano i negri, si mettono in fila per buttare bombe in Parlamento, girano armati, sparano dalla finestra.
Certo un po’ di questi racconti in televisione non ci sono passati… d’altra parte mi pare che il dott Bagnai guardi solo la tv o il suo riassuntino in rete (ma chi fa tante cose ha bisogno della cannuccia di internet per assaggiare il mondo reale dal succhiotto digitale della tastiera domestica) anche se, giustamente, dice che la TV è uno strumento in mano ai potenti.
Vostro onore!
Come sempre il dottor Bagnai ha ragione!
Io, che sono un superficiale, ne direi peggio.
Insieme alla televisione ce ne metterei altri di luoghi in mano ai potenti.
I giornali, per esempio. E il dottor bagnai lo sa meglio di me perché ci scrive.
Non sarei buono nemmeno nei confronti dell’Università.
E lui lo dovrebbe saperlo visto che insegna a destra e a sinistra (senza doppi sensi ideologici) e solo per rispetto al piatto nel quale mangia evita di sputare nell’università e nella carta stampata.
Vostro onore!
Giuro che d’ora in poi starò più attento e metterò bocca solo su argomenti che conosco benissimo.
Lo giuro davvero.
E spero che anche il dott Bagnai faccia come me.

Rileggo le paginette che ha scritto e mi accorgo che forse una metà trattano di economia, cioè dell’argomento nel quale è insuperabile, ma tutto il resto è un monologo superficiale e saccente.
Non credo abbia senso ricordare al dottor Bagnai che io pure scrivo libri e che c’è stato anche qualche smidollato che ne ha scritti su di me
Insomma ritengo di essere preparato almeno quando parlo di monologhi.
Tutti quei giudizi sui mezzi di comunicazione, le citazioni su televisione, populismo, giullari, le teorie sul legame tra teatro e politica, la missione degli intellettuali… le frecciatine circa la letteratura sulla quale si è formato mi sembrano chiacchiere che possiamo sentire al bar da gente che commenta il discorso di Capodanno del presidente e un attimo dopo giudica le scelte dell’allenatore della Lazio.
Dopo tutta quella filippica mi aspettavo solo che il dottor Bagnai mi avrebbe dato pure qualche consiglio sull’alimentazione e l’igiene intima.
Vostro onore,
la saluto ribadendo la mia intenzione di parlare pubblicamente solo di argomenti sui quali sono preparato.
È vero, dovremmo fare sempre così.
In pubblico dovremmo affrontare discorsi sui quali siamo molto competenti
e poi al bar con gli amici possiamo anche sparare cazzate.
Anzi:
propongo al dottor bagnai di incontrarci al bar!
In quella sede io parlerò di economia
e lui di teatro e letteratura.
Buone giornate

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