“Noi stiamo con Roberto”: l’appello in difesa del ministro Speranza

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L'idea è dello scrittore Maurizio De Giovanni che su Facebook ha pubblicato l'appello "Noi stiamo con Roberto" a sostegno di Roberto Speranza. Sono bastate poche ore perché 130 personalità del mondo della cultura e dello spettacolo lo sottoscrivessero

L’idea è dello scrittore Maurizio De Giovanni che su Facebook ha pubblicato l’appello “Noi stiamo con Roberto” a sostegno del ministro Speranza. Sono bastate poche ore perché 130 personalità del mondo della cultura e dello spettacolo lo sottoscrivessero.



“Noi stiamo con Roberto”: l’appello in difesa del ministro Speranza

Maurizio De Giovanni ha presentato così la sua iniziativa, a difesa del ministro attaccato da Salvini, ma non solo, in un momento, come si legge “complicato per la vita del nostro Paese”

Ho la fortuna di conoscere personalmente Roberto Speranza. E ho avuto modo di verificarne in via diretta tre aspetti fondamentali per un Politico con la maiuscola: l’assoluta onestà, limpida e totale; la passione pura per il suo lavoro, con un’applicazione incondizionata, giorno e notte; l’indiscutibile capacità, derivante da una disponibilità all’ascolto che raramente mi è capitato di incontrare. Voterei per lui cento volte, e sarei onorato di essere da lui rappresentato.
Sono perciò rimasto indignato dall’attacco personale, prima che politico, dal quale è stato fatto segno in questi giorni. Hanno aspettato che la gente fosse stanca, che la disperazione fosse massima per cavalcare il disagio senza proporre mai una linea alternativa credibile e soprattutto realmente attuabile.
Ho perciò chiesto di stilare una dichiarazione, che raccogliesse il supporto di chi si sentiva di mettere la propria faccia e il proprio nome a sostegno di un uomo che ha lavorato per la nostra salute senza mai fermarsi, anche nostro malgrado.
E ho scoperto di essere in buona compagnia. Anzi, direi ottima.



L’appello spiega per cosa si è battuto Speranza “nel mirino di un attacco politico e personale ignobile”:



E in poche ore, l’idea dello scrittore napoletano ha raccolto oltre 130 firme. Attori, giornalisti, i tre segretari di Cgil, CISL e UIL, i presidenti dell’Anpi. Ma non solo: leggendo l’elenco di chi ha aderito si trovano anche i nomi, tra gli altri, di .  don Luigi Ciotti, Antonio Scurati, Gianrico Carofiglio, Corrado Augias, Michele Serra, Gian Carlo Caselli, Francesco Guccini, Gabriele Salvatores, Lino Guanciale, Neri Marcorè, Ferzan Ozpetek, Gabriele Lavia, Sabrina Ferilli, Massimo Ghini, Monica Guerritore, Tomaso Montanari, Moni Ovadia, Eugenio Finardi, Renzo Ulivieri. Molti gli accademici tra cui Domenico De Masi, Gianfranco Pasquino, Alessandro Portelli, Nadia Urbinati, Gianfranco Viesti. Hanno firmato infine diversi giornalisti tra cui Norma Rangeri, Marco Travaglio, Andrea Scanzi, Gad Lerner, Beppe Giulietti.