I quindici tifosi laziali identificati per gli adesivi di Anna Frank con la maglia della Roma

di Mario Neri

Pubblicato il 2017-10-24

Tra loro ci sono alcuni minorenni, tra cui uno di soli tredici anni. Alcuni, scrive l’ANSA, fanno anche parte degli “Irriducibili”, il gruppo che ieri aveva parlato di “goliardata”. Rischiano una denuncia e un Daspo fino ad 8 anni

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Sono finora quindici le persone identificate finora dalla polizia per gli adesivi antisemiti trovati allo Stadio Olimpico. Secondo quanto si è appreso, il più piccolo ha 13 anni e ci sono altri due minorenni. L’agenzia di stampa ANSA scrive che tra loro ci sono alcuni appartenenti agli “Irriducibili”, ovvero al gruppo di Ultras della Lazio che ieri aveva parlato di “goliardata” a proposito dell’adesivo di Anna Frank con la maglia della Roma e delle scritte “Aronne Piperno romanista” e “Romanista ebreo”.

I quindici tifosi laziali identificati per gli adesivi di Anna Frank con la maglia della Roma

Proprio gli Irriducibili, sulla pagina Facebook Curva Nord Lazio, oggi pomeriggio avevano pubblicato uno status poi inviato alle agenzie di stampa in cui specificavano che non si dissociavano “da cio (sic) che non abbiamo fatto” ed erano tornati a parlare di sfottò “da parte di qualche ragazzo”, anche perché “come da sentenza del tribunale non è reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad altra religione”. Nello status c’era anche spazio per l’ipotesi di complotto: “Sono manovre per colpire la Lazio, che si sta affermando come una tra le migliori realta (sic) di questo campionato e i suoi tifosi che invece tanto stanno provando a fare con molteplici iniziative di cui nessuno ne parla”. Di certo se oggi non si parla degli ottimi risultati della squadra e di altre iniziative è per quello che è accaduto domenica.

curva nord lazio
Lo status sulla pagina FB Curva Nord Lazio

La Digos li ha scoperti grazie alle immagini del sistema a circuito chiuso dell’impianto. Una nuova informativa con l’indicazione dei presunti autori delle affissioni sarà inviata a breve in procura dove è aperto un fascicolo per istigazione all’odio razziale. La pagina Facebook è però piena di critiche e attacchi alle “giustificazioni” degli Irriducibili:
irriducibili anna frank
“A regà va bene tutto ma vi rendete conto che nel 2017 una parte di tifosi ancora fa cori contro i neri e gli ebrei, i canti fascisti ed il braccio alzato, è ridicolo, stiamo parlando di calcio, ma che c’entra il resto?”, scrive Alfio; “il gesto è sbagliato, punto: non si scherza su milioni di morti. Da laziale non solo mi dissocio, ma anche condanno. L’odio razziale e religioso deve rimanere fuori dallo stadio! Il calcio deve essere una festa! Oggi mi vergogno di essere laziale”, aggiunge Francesco; “Questa lettera di precisazione fa piu schifo della foto . Siete delle belve senza alcuna umanità e la storia non vi ha insegnato niente.Voi e quelli come voi la domenica andate allo stadio solo per sfogare le vostre frustrazioni da mezzi uomini e qui vi ho fatto un complimento. Non sapete far altro che scandire slogan irripetibili contro quelli che dovrebbero essere avversari in un conteso sportivo e invece voi considerate nemici da abbattere…… Fate schifo”, chiude Angelo.
anna frank irriducibili

La lavatrice della comunità ebraica

Intanto oggi Il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, a colloquio con l’ANSA, ha detto che “La Comunità ebraica non è una lavatrice, né un luogo dove si presenta un omaggio floreale e si risolve tutto”. Il riferimento, chiarissimo, è alla visita pomeridiana di Claudio Lotito, presidente della Lazio, alla lapide per i deportati ebrei della Sinagoga della capitale, disertata dai vertici della Comunità stessa. “Con Lotito i nostri rappresentanti hanno parlato. Ma questa visita di oggi doveva essere ragionata e concordata. Così non è stato. Non si può pensare di aggiustare le cose facendo un’apparizione davanti ad una marea di giornalisti. Occorre fare invece iniziative concrete in modo che certi fenomeni non si ripetano. Anche atti repressivi. E poi serve mettersi attorno ad un tavolo, ragionare, parlare con un concorso di intelligenza e buona volontà. Perché questi fatti – denuncia il Rabbino – non sono un problema solo per gli ebrei. Lo sport oggi disinibisce le peggiori pulsioni razziste. Il fatto di prendersela con noi è la cartina di tornasole di una questione molto più complessa”.

claudio lotito lapide
La dedica di un tifoso della Lazio erroneamente attribuita a Claudio Lotito

Intanto gli Ultras dell’Ascoli hanno annunciato che stasera entreranno nella curva sud per assistere alla partita di B Ascoli-Ternana “dopo il minuto di riflessione deciso dalla Lega” per gli adesivi antisemiti comparsi all’Olimpico. “Non vogliamo essere complici di un teatrino mediatico e istituzionale – dice un post su Fb degli Ultras 1898 – che dimentica i terremotati e i nostri anziani ma è invece sempre prontissimo a indignarsi e a strumentalizzare una decina di adesivi”. Gli identificati rischiano una denuncia per istigazione all’odio razziale e otto anni di Daspo.

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