Andrea Stroppa: chi è l'uomo delle fake news e del NYT

Un ricercatore di ghost data è diventato consigliere di Renzi sulla cyber security. Ex hacker di Anonymous, è consulente del WEF e siede nella fondazione di Lapo Elkann. I suoi rapporti con Carrai

Ieri abbiamo parlato delle analisi del ricercatore italiano Andrea Stroppa pubblicate dal New York Times che collegavano siti di Lega e di simpatizzanti a 5 Stelle a quelli complottisti e di fake news. Abbiamo anche fatto notare che la questione del medesimo codice Adsense era stata peraltro già sollevata nello scorso agosto dal ricercatore Lorenzo Romani che ne aveva poi parlato in un’intervista rilasciata ad Affari Italiani.



Andrea Stroppa: chi è il ricercatore italiano delle fake news

Il Times citava un rapporto di Andrea Stroppa, ricercatore di “Ghost data” che è diventato un nuovo consigliere di Renzi in tema di cyber-security, il quale ha preparato un ‘dossier’ che “tenta di dimostrare un connessione tra siti apparentemente non collegati che promuovono movimenti populisti critici di Renzi ed il governo di centro-sinistra. Rapporto che evidenzia come la pagina web ufficiale di un movimento filo Matteo Salvini, “leader del partito di estrema destra, la Lega”, condivida i codici Adsense di Google con una pagina di propaganda di un fan dei 5 Stelle. Questi codici sono condivisi da una serie di siti, alcuni dei quali diffondono teorie complottiste, attaccano Renzi e inviano un chiaro messaggio di sostegno filo russo” Tra questi il Nyt cita “IoStoConPutin.info” e “mondolibero.org”. Tutti “questi siti condividono lo stesso codice identificativo assegnato da Google Analytics, che monitora la quantità di traffico sui singoli siti, così come AdSense, che assegna una valore alla pubblicità postata su ogni singolo sito“.

Oggi il Fatto Quotidiano riporta una serie di dettagli interessanti che riguardano proprio Andrea Stroppa, fondatore di Ghost Data e consigliere di Renzi per la sicurezza.



È consulente del World Economic Forum e siede nella fondazione di Lapo Elkann. Arriva al grande pubblico per i suoi rapporti con Marco Carrai,che lo ha chiamato nell’azienda di sicurezza informatica Cys, fondata con l’ex Eni Leonardo Bellodi e l’Aicom di Mauro Tanzi, proprio nel periodo in cui era dato in procinto di essere nominato a capo della struttura di cyber security dei servizi segreti a Palazzo Chigi, poi saltata.
È stato il responsabile della sicurezza quando il sito per il Sì al referendum costituzionale è stato hackerato da Anonymous e proprioper Anonymous, quando era minorenne, fu indagato dopo l’at tacco ai siti di un sindacato della polizia penitenziaria, della Guardia costiera, della Banca di Imola e della Luiss. Ottenne poi il “perdono giudiziale” dal Tribunale dei minori. Oggi risulta cofondatore di Ghost Data, società di analisi di dati (che non risulta registrata in Italia) insieme a un programmatore russo, Pavel Lev, e vive di consulenze aziendali.

L’articolo è firmato da Virginia Della Sala e Carlo di Foggia.

La  vicenda di Buzzfeed e DirettaNews

Stroppa ha anche fornito a Buzzfeed i dati per l’articolo su DirettaNews che era uscito qualche giorno prima sul sito americano. Ieri era alla Leopolda 8, in pieno svolgimento, e ha fatto sapere a Wanda Marra che sono anni che i suoi dossier finiscono nelle testate internazionali e che nel 2013 ha votato MoVimento 5 Stelle.

Luca Morisi ha intanto spiegato ieri come è finito quel codice adsense sul sito di Salvini: chi ha fatto e gestito in un primo periodo i siti è un ex militante 5 Stelle che ha usato i suoi codici per la pubblicità.

Leggi sull’argomento: Il New York Times, le fake news italiane e gli account “collegati” a M5S e Lega