Andrea Nocera: il capo degli ispettori del ministero della Giustizia indagato

Nocera ha lasciato l’incarico dopo aver appreso di essere inquisito dalla Procura di Napoli per una presunta corruzione: biglietti per aliscafi e il rimessaggio di un gommone in cambio di notizie su un procedimento penale in corso

Andrea Nocera, capo degli ispettori del ministero della Giustizia che vigilava sul lavoro dei magistrati, è indagato per corruzione. Lo scrive oggi il Corriere della Sera, che racconta in un articolo a firma di Giovanni Bianconi e Fulvio Bufi che ha lasciato l’incarico dopo aver appreso di essere inquisito dalla Procura di Napoli per una presunta corruzione: biglietti per aliscafi e il rimessaggio di un gommone in cambio di notizie su un procedimento penale in corso.



L’ipotesi di reato è scaturita da un’inchiesta condotta dai pm Henry John Woodcock e Giuseppe Cimmarotta, coordinati dal procuratore Giovanni Melillo, che s’è trasformata in un’altra tegola per le toghe italiane, già messe a dura prova dal «caso Palamara» che ha investito il Consiglio superiore della magistratura. E proprio al Csm Nocera ha comunicato la decisione di lasciare l’incarico apicale che ricopriva, chiedendo di tornare a lavorare all’Ufficio del massimario della Cassazione.

La segnalazione su Nocera indagato, oltre che al Csm, è giunta anche al «palazzaccio» di piazza Cavour, dove però per il momento il pg Giovanni Salvi attenderà gli sviluppi dell’indagine penale. Non ha atteso ad accettare le dimissioni, invece, il ministro Bonafede, considerate le evidenti ragioni di inopportunità che al vertice di uno degli uffici più delicati del suo dicastero restasse un inquisito.



L’inchiesta a carico di Nocera deriva da quella sul conto dell’imprenditore sorrentino Salvatore Di Leva, sessantatreenne amministratore del gruppo Alilauro, con interessi anche nei settori turistico, alberghiero e della ristorazione:



Nelle intercettazioni, attivate per verificare manovre sospette intorno ad alcune concessioni demaniali, sono state registrate conversazioni che hanno fatto emergere l’ipotetico ruolo del magistrato in servizio al ministero—amico dell’imprenditore—come «informatore» su un’altra indagine in corso a Napoli, a carico dell’armatore Salvatore Lauro.

Come contropartita Nocera, che ha una casa sull’isola di Capri, avrebbe ricevuto «numerosi biglietti e tessere per usufruire gratuitamente dei servizi di trasporto marittimo mediante aliscafi esercitati da società del gruppo Alilauro, soprattutto sulla tratta Napoli-Capri e Capri Napoli»; in più, gli viene contestata «l’erogazione gratuita dei servizi di manutenzione e rimessaggio di un gommone» da 8 metri e mezzo.

Foto da: penalecontemporaneo.it

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