Andrea Crippa: l'assistente di Salvini e la strana telefonata al Museo Egizio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-01-22

Qualche giorno fa ha postato su Facebook un video in cui telefona al museo per protestare per gli sconti agli arabi. Ma il museo ha risposto che la telefonata sembra un falso e ha promesso un esposto alla magistratura

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Andrea Crippa è assistente di Matteo Salvini a Bruxelles e l’allievo non può che mettersi sulla scia del maestro: per questo cinque giorni fa sulla sua pagina Facebook ha postato un video in cui telefona al Museo Egizio di Torino per chiedere conto dello sconto che la fondazione ha deciso di elargire ai visitatori di nazionalità araba. Il salviniano prima chiede chiarimenti e poi sbotta: «Ma a lei pare normale? E gli italiani che fanno, pagano il biglietto intero?». Proprio così. Il tutto con il numero di telefono dell’Egizio in sovraimpressione e un chiaro invito a tutti: «Facciamogli sentire cosa ne pensiamo».

Ma ci sono due problemi. Il primo è che dal giorno della pubblicazione del video un sacco di geniacci ha deciso di imitare Andrea Crippa e telefonare al Museo Egizio per lamentarsi degli sconti e prendere a male parole le malcapitate centraliniste. Il secondo è proprio il problema delle centraliniste: il museo dice che tutte le persone che lavorano in quel ruolo nella struttura sono donne, mentre dall’altra parte del filo nella telefonata di Crippa si sente la voce di un uomo. Per questo i responsabili della struttura hanno depositato un esposto in cui chiedono di indagare sull’autenticità della telefonata.
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Il Museo Egizio, sulla base degli elementi disponibili e degli accertamenti effettuati, ritiene che la voce maschile del presunto operatore dell’Ufficio Prenotazioni sia quella di un soggetto estraneo all’organigramma della società che gestisce le prenotazioni telefoniche posto che tutte le operatrici sono di sesso femminile.
Inoltre si fa presente che le dichiarazioni sulle attività promozionali contenute nel video postato su Facebook sono inesatte. Dunque vi sono plurimi motivi per ritenere che il video in questione sia una montatura mirata a denigrare Il Museo Egizio che si riserva ogni opportuna azione legale all’esito delle indagini che saranno svolte dalla autorità competenti.

Lui in un’intervista rilasciata alla Stampa ha però negato tutto: la telefonata è vera, così come sono veri gli sconti. Ma i guai per Crippa non finiscono qui. L’eurodeputata Isabella De Monte (Pd) ha inviato infatti una lettera al presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani per un altro video dell’assistente di Salvini in cui chiede «che venga accertata la conformità o meno di tale comportamento con il Codice di buona condotta a cui sono sottoposti gli assistenti del Parlamento Europeo» in relazione a un videoreportage considerato denigratorio.

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