Sale a 11 morti il tragico bilancio della alluvione nelle Marche. I soccorritori hanno identificato l’ultima vittima ritrovata a Serra de’ Conti (AN): si tratta del 47enne Michele Bomprezzi, fratello dell’ex sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi. L’uomo era alla guida della sua auto quando è stato travolto dall’acqua e dal fango.
Nel frattempo, sono proseguite per tutta la notte le operazioni di ricerca dei due dispersi: il piccolo Mattia, 8 anni, e Brunella Chiù, 56 anni, travolta in auto insieme alla figlia Noemi, quest’ultima purtroppo ritrovata senza vita. Il padre di Mattia, Tiziano Luconi, ha raccontato i momenti di disperazione che sta vivendo all’ANSA: “La felpa gialla e verde di Mattia è stata ritrovata vicino al ponte di mattoni da un soccorritore, cercatelo lì. Voglio credere che Mattia sia vivo, magari si è aggrappato a una pianta. In tre giorni ho dormito tre ore, sono distrutto, ma devo trovare Mattia. Mattia è il mio gnometto speciale, noi stiamo sempre insieme. Mando un ringraziamento speciale a vigili del fuoco, forze di polizia e volontari. La forza per andare avanti – conclude – me la dà solo la speranza e la voglia di credere con tutto me stesso che Mattia sia vivo”.
Le ricerche si concentrano al momento nella zona di Contrada Coste, nel Comune di Barbara e in tutta l’area colpita dalla bomba d’acqua. Nelle prossime ore è previsto un miglioramento delle condizioni meteo, il che permetterà ai soccorritori di continuare a scandagliare il fiume Nevola (affluente del Misa) e di iniziare a rimuovere i grandi blocchi trasportati dalla piena.
In tema di dissesto idrogeologico, di cui molto si discute dopo la bomba d’acqua, il presidente della Regione Marche e commissario dell’emergenza Francesco Acquaroli ha detto intervistato da Qn e Corriere della Sera: “Serve un piano straordinario di scala nazionale, perché il problema riguarda tutti i territori. Bisogna dare risposte pratiche ai cittadini e per farlo bisogna essere messi nella condizione di agire, con risorse sufficienti. Le chiacchiere stanno a zero”.
Poi, il governatore di FdI ha parlato delle polemiche sui lavori non eseguiti: “C’è un progetto di sistemazione del Misa e del Nevola il cui costo supera i 100 milioni di euro. Ma per la gestione e la programmazione di tutto il dissesto nelle Marche abbiamo a disposizione 50 milioni di euro di fondi europei. Per tutto il tema del dissesto: la metà di quanto servirebbe per il Misa”. E aggiunge: “Abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare e faremo tutto quello che si potrà fare. Abbiamo lavorato sulle priorità e sulle emergenze segnalate dai tecnici e non ci fermeremo. Sul Misa c’è uno studio secondo cui costerà anche più dei 100 milioni preventivati: per risolvere i problemi servono i fondi e lo si fa gradualmente, non in 20 mesi”.