Alberto Neri: l'utente PD che approva Abid Jee sullo stupro è un fake

Da qualche tempo gira su Facebook questo fotomontaggio che riporta il commento di un utente Facebook chiamato Alberto Neri e con l’immagine del Partito Democratico Roma nel profilo in cui il tizio giustifica l’affermazione di Abid Jee, il mediatore culturale che a sua volta commentava lo stupro di gruppo avvenuto a Rimini. L’utente Abid Jee è realmente esistente ed è stato sospeso in via cautelativa dalla cooperativa sociale Lai Momo di Bologna per la quale lavora e che ha avviato su di lui anche una procedura disciplinare. Alberto Neri invece è un fake e il suo account appartiene a un troll che sta cercando di provocare, visto che in realtà non è quello che dice di essere.

L’utenza è infatti realmente esistente, e il suo profilo è già pieno di commenti che lo insultano per quello che ha detto:

Ma i messaggi che posta sono volutamente estremisti e cercano di ottenere l’effetto opposto rispetto a quello di partenza: la persona che sta usando l’utente vuole invece far apparire il proprio discorso come estremizzato proprio per essere esecrato, in modo da mettere in forma di parodia (diciamo così) un iscritto al Partito Democratico. Ad esempio ha pubblicato questa frase attribuita a Laura Boldrini sul chiedere scusa agli islamici per evitare gli attentati che la presidente della Camera non ha mai pronunciato:

Oppure propone un reddito a tutti i migranti sostenendo che “lo chiedono gli italiani, come lo ius soli”, chiamando la Kyenge ministro nonostante non lo sia più da anni:

A togliere ogni dubbio sul fatto che l’utenzia sia fake c’è questa discussione che risale ai primi di dicembre 2016, in cui in molti vengono a lamentarsi perché Alberto Neri ha scritto da qualche parte di aver investito un cane e lui risponde dando loro dei maleducati e dicendo che vanno a votare no (lo scambio avviene alla vigilia del voto sul referendum renziano) e per questo sono ignoranti.
 

Insomma, l’utente Neri sta caricaturizzando un (presunto) elettore PD e trollando per evidenti fini politici (di denigrazione dell’avversario). Tutto qui