L’aeroporto di Kabul è ormai nelle mani dei talebani

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I talebani impediscono ai civili che speravano di essere evacuati di raggiungere l'aeroporto, che dal ritiro delle truppe statunitensi (31 agosto) diventerà interamente controllato dai nuovi regnanti dell'Afghanistan

Gli afghani che speravano di essere evacuati dal Paese sono ormai rassegnati: da oltre 24 ore la zona intorno all’aeroporto di Kabul è nelle mani dei talebani, che hanno chiuso gli accessi. Sebbene la maggior parte degli alleati abbiano terminato le operazioni di evacuazione, gli Stati Uniti hanno pianificato di proseguire i voli 24 ore su 24 fino alla scadenza, affermando che 113.500 persone sono state evacuate dal 14 agosto, il giorno prima che i talebani rivendicassero la presa di Kabul.



I leader occidentali hanno riconosciuto che il loro ritiro significherebbe abbandonare alcuni cittadini e molti locali con cui hanno collaborato in questi anni, promettendo di provare a continuare a discutere con i talebani per consentire loro di partire anche dopo la scadenza del 31 agosto

Intanto il presidente americano Joe Biden ha avvertito che un altro attentato nella zona dell’aeroporto è “molto probabile nelle prossime 24-36 ore” e l’ambasciata degli Stati Uniti ha emesso un nuovo avviso, alle prime ore di oggi, invitando tutti gli americani a evitare quella zona. Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha affermato ieri che le forze del gruppo islamista sono pronte a prenderne pacificamente il controllo una volta che le forze americane avranno lasciato il Paese.



In Panshir, invece, i talebani hanno tagliato la rete internet e quasi tutte le infrastrutture di telecomunicazione. È il modo con cui i nuovi regnanti provano a mettere in difficoltà la provincia nel nord est dell’Afghanistan diventata il centro della resistenza. Assieme a Baghlan è l’unica zona non caduta sotto il controllo talebano.

In città, intanto, centinaia di persone continuano ad ammassarsi fuori dalle banche della capitale nella speranza di riuscire a prelevare contanti dai bancomat o dai loro conti che sono diventati inaccessibili. Alcuni, riporta il corrispondente di Al Jazeera nella capitale afghane, sono arrivati alle 4 di mattina. Sono stati riportati scontri davanti ad alcuni istituti di credito con i talebani che hanno lanciato sassi per disperdere la folla.