A Piazza San Giovanni la sinistra è unita contro il fascismo: tutti a bordo palco

Categorie: Fatti

I partiti sono arrivati compatti, la sinistra non ha dubbi su dove sarebbero dovuti essere oggi: al fianco della Cgil

Il centrodestra è assente, il centrosinistra non conta neanche un assente. Partiti che questa mattina erano sugli scudi, uno contro l’altro questo pomeriggio hanno sfilato contro un obiettivo unico. Intanto si contano duecentomila persone in piazza. E’ questo il dato aggiornato fornito da Cgil, Cisl e Uil al termine della manifestazione a San Giovanni, mentre per la questura il numero confermato è di 60mila.



Presenti leader di partiti e movimenti, big, ministri, parlamentari e sindaci. La rappresentanza del mondo politico del centrosinistra alla manifestazione dei sindacati di piazza San Giovanni era nutrita. Certo non bipartisan.



La delegazione del Pd, guidata da Enrico Letta, era cospicua e contava sui tre capigruppo, ministri come Andrea Orlando e Dario Franceschini, parlamentari, dirigenti e molti amministratori. Diversi i sindaci, alcuni con tanto di fascia tricolore come Matte Lepore, Leoluca Orlando e Dario Nardella tra gli altri.

Presenti anche gli aspiranti sindaci, a partire da Roberto Gualtieri. Il M5S ha schierato i Big: Giuseppe Conte e Luigi Di Maio ma anche Paola Taverna, Alfonso Bonafede e diversi parlamentari.

Giuseppe Conte è stato protagonista di un inatteso fuori programma al termine della manifestazione dei sindacati. Un vero e proprio bagno di folla ha visto protagonista l’ex premier dopo l’intervento di Maurizio Landini e sulle note di Bella ciao. Conte, anziché lasciare subito il sottopalco da dove ha seguito gli interventi, si è diretto verso la folla che assiepata dietro le transenne lo ha abbracciato e gli ha chiesto foto con le bandiere rosse della Cgil e degli altri sindacati. Tra gli inviti fatti a Conte, anche una che riguarda Draghi: “Ricordati che è un banchiere, dobbiamo stare attenti…”. Presente anche Enrico Letta, il leader dem ha però rispettato il silenzio elettorale non rilasciando dichiarazioni ed arrivando senza bandiere.

Tra i non (ancora) appartenenti al mondo del centrosinistra ecco Elio Vito, il forzista moderatissimo che ha sposato fin da subito l’iniziativa organizzata per condannare quello che è successo.

A Piazza San Giovanni la sinistra è unita contro il fascismo: tutti a bordo palco

Articolo 1 contava sul ministro Roberto Speranza, Pier Luigi Bersani, Federico Fornaro e Massimo D’Alema. Per la sinistra c’erano Nicola Fratoianni e Nichi Vendola, tra gli altri.

Mentre a guidare Italia viva in piazza era Teresa Bellanova, “La piazza di oggi lo dice con chiarezza e con nettezza: il lavoro non si tocca, no alla violenza, sì alla democrazia, sì ai valori che sono a fondamento della nostra Costituzione”. Così la copresidente di Italia viva presente insieme alla delegazione composta da Nobili, Vono, Migliore, Garavini e D’Alessandro. E’ intervenuto anche il Ministro Orlando, “Oggi è una bella giornata che dice una cosa che dovrebbe essere detta da tutti con naturalezza, l’Italia non vuole il fascismo, è scritto nella nostra Costituzione e dovrebbe essere un elemento che accomuna” ha concluso il titolare del dicastero del lavoro.

In piazza anche una delegazione di socialisti con, tra gli altri, Bobo Craxi. Per i movimenti, tra gli altri, erano a San Giovanni anche Matteo Santori e Anna Falcone.