I 14 silurati dalla Giunta Raggi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-08-26

Un piccolo promemoria per chi rischia di dimenticare come stanno andando le cose in Campidoglio in questi 14 mesi di #trasparenzaquannocepare

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Il Corriere della Sera oggi riepiloga in un’infografica i 14 protagonisti di addii più o meno burrascosi tra giunta e aziende partecipate da quando è in carica Virginia Raggi come sindaca di Roma. Un elenco che ha attraversato tutte le polemiche e le indagini giudiziarie che hanno caratterizzato un percorso pieno di errori politici. La storia degli addii comincia con Carla Romana Raineri, ex capo di gabinetto che si scontra con Renato Marra e il Raggio Magico e finendo esautorata su una serie di questioni che riguardavano proprio le nomine e gli stipendi di collaboratori poi finiti in disgrazia o in galera. Con lei toglie le tende anche Marcello Minenna, super assessore al bilancio e alle partecipate che aveva dimostrato in poco tempo di sapersi barcamenare meglio di tutti i suoi successori nelle pieghe dei bilanci di Roma Capitale anche perché dotato di una preparazione tecnica incommensurabile e finito a dare l’addio per la vicenda che ha coinvolto la collega Raineri. I saluti di Armando Brandolese e Marco Rettighieri da ATAC invece arrivano dopo le surreali polemiche con l’assessora ai trasporti Linda Meleo e il presidente di commissione Enrico Stefàno, con una punta di ridicolo visto che le soluzioni proposte dai due manager per il bilancio della partecipata ora vengono considerate utili. L’addio di Stefano Fermante, ragioniere generale del Campidoglio, è preceduto da una sceneggiata patetica del Campidoglio che ha negato fino all’ultimo l’esistenza di frizioni, mentre di Renato Marra oggi in attesa di processo e caduto in disgrazia insieme a Salvatore Romeo si è detto già tutto.

14 silurati giunta raggi
I 14 silurati della Giunta Raggi

Daniele Frongia invece è stato silurato due volte: prima da capo di gabinetto e poi da vicesindaco, oggi rimane assessore allo sport. Raffaele De Dominicis, assessore al bilancio per un giorno e cacciato perché indagato, sarà felice di sapere che anche il suo successore Gianni Lemmetti è indagato (a Livorno, per bancarotta fraudolenta, sul rinvio a giudizio si decide in settembre) ma questo non importa. Paola Muraro è finita fuori dalla giunta soltanto quando si è saputo ufficialmente di un’indagine di cui si è vociferato per mesi e che lei e la Raggi hanno nascosto, pur essendone a conoscenza, all’opinione pubblica. Paolo Berdini ha invece gestito disastrosamente i dossier all’urbanistica ma è stato cacciato soltanto quando è stato beccato a malignare di nascosto su false liaison della sindaca. Bruno Rota e Manuel Fantasia, gli addii più recenti, fanno parte della “maledizione di ATAC” che la giunta ha subito mentre la cacciata di Mazzillo è l’ultimo tassello. Finora.

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