Yanis Varoufakis è uscito dal gruppo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-06-27

L’Eurogruppo riprende senza il ministro greco delle Finanze, Yanis Varoufakis, e la delegazione greca. Lo annunciato il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. La riunione riprende “per discutere le conseguenze” del rifiuto della Grecia della proposta dei creditori e “per preparare le azioni necessario per salvaguardare la stabilità dell’area euro”. A breve i ministri delle Finanze dell’Eurogruppo …

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L’Eurogruppo riprende senza il ministro greco delle Finanze, Yanis Varoufakis, e la delegazione greca. Lo annunciato il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. La riunione riprende “per discutere le conseguenze” del rifiuto della Grecia della proposta dei creditori e “per preparare le azioni necessario per salvaguardare la stabilità dell’area euro”.
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A breve i ministri delle Finanze dell’Eurogruppo torneranno a riunirsi “per pepararci a tutto quello che è possibile fare per preservare la stabilità e la solidità dell’eurozona”, ha detto Dijsselbloem. Al termine della prima fase, che ha respinto la richiesta di Atene di vedersi concedere una proroga del programma di aiuti fino al referendum, annunciato dai greci stessi il 5 luglio, Varoufakis ha parlato alla stampa: «La decisione dell’Eurogruppo di non accettare la richiesta di Atene di estendere il programma di aiuti per alcune settimane, in modo da consentire alla Grecia di tenere il referendum sulle proposte dei creditori, danneggia la credibilità dell’Eurogruppo e il danno potrebbe essere permanente», ha detto. Il governo greco non ha firmato la dichiarazione dell’Eurogruppo, che si impegna a «fare tutto il necessario per assicurare la stabilità finanziaria dell’area euro». Il mandato elettorale che ha ottenuto il governo Tsipras, con il 36% dei voti al partito Syriza, non basta a prendere una decisione importante come quella di accettare le condizioni proposte ad Atene dai suoi creditori, ha spiegato il ministro delle Finanze Jannis Varoufakis ai partner dell’Eurogruppo chiedendo un’estensione del programma di aiuti fino al referendum. “Si trattava di pochi giorni poche settimane – ha spiegato Varoufakis – ma l’Eurogruppo ha deciso di respingere questa richiesta. Per una decisione del genere ci vuole come minimo il 51%, e questo è il motivo del referendum”. Se la BCE, come è probabile dopo il mancamento pagamento del Fondo Monetario Internazionale il 30 giugno, interromperà l’ELA per finanziare le banche greche, mercoledì Atene si troverà in crisi di liquidità.

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