Chi vota No al referendum è un asino?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-11-15

In realtà il M5S avrebbe voluto dire il contrario, ovvero che votando Sì gli italiani diventeranno tutti dei somari che continueranno a portare il peso di questo modo di fare politica, eppure qualcosa non ha funzionato e sembra che a fare la figura dell’asino siano gli elettori del No

article-post

Come se già non bastasse l’immensa confusione che regna sul referendum costituzionale del 4 dicembre il MoVimento 5 Stelle ha deciso di lanciare in questi giorni i suoi manifesti elettorali a favore del No. Uno di questi è quello “presentato” ieri da Roberta Lombardi l’altro è quello dietro al quale è orgogliosamente in posa il cittadino portavoce deputato Carlo Sibilia che sembra paragonare chi voterà No al referendum ad un asino.
m5s manifesti referendum asino no

Gli asini del No contro gli asini del Sì

L’intento non è chiarissimo almeno non da subito. Perché se il manifesto con l’agnellino è accompagnato da una didascalia che recita “da cittadini ad agnellini?” che esplicita il significato dell’immagine, ovvero che se vincesse il Sì i cittadini perderebbero parte del loro potere e diventerebbero più mansueti, questo dell’asino sembra davvero fuori bersaglio. Chi rappresenta l’asino, l’elettore che vota Sì? Il cittadino che si trasforma in un mulo se passa il referendum? Oppure l’asino in felpa bianca con cappuccio rappresenta la ka$ta e l’establishment (i poteri forti in felpa…)? Qualcosa non torna, perché alla fin fine sembra proprio che gli asini siano quelli che voteranno No, ovvero proprio quelli a cui è rivolto il manifesto elettorale del Movimento. L’impressione è data soprattutto dal fatto che la foto dell’asino in felpa è immediatamente sotto lo slogan (con inutile hashtag) #IODICONO e quindi sembra che a dire No sia proprio l’asino. Un manifesto come questo dovrebbe essere chiaro fin da subito e non lasciare spazio a interpretazioni fantasiose.
m5s manifesti referendum asino no
Anche un altro dei manifesti della serie è decisamente più leggibile quindi forse a rendere più problematica la ricezione del manifesto con l’asino ci si mette proprio il fatto di aver scelto un animale che si presta a questa ambiguità interpretativa. Nella mente dei creativi del MoVimento l’idea era quella di impedire che la riforma una volta approvata non possa più essere modificata per parecchio tempo e quindi non ci sia modo di rimediare all’esito di una eventuale vittoria del Sì. Ma questa ambiguità di fondo non aiuta a comunicare il messaggio del MoVimento. A margine c’è anche la questione, non proprio “carina”, di dire che chi vota Sì è un asino, siamo ben distanti dal “coglioni” detto da Berlusconi agli elettori del centro sinistra ma la direzione è chiara, ed è la stessa.

Il manifesto è stato preso di mira anche dalla pagina Social Media Epic Fails che ha fatto appunto notare come all’inizio sembra proprio che si stia dicendo che gli elettori del No sono asini. Impossibile poi non pensare a Pinocchio e agli asinelli del libro di Collodi. E visto che tra quelli che sostengono il Sì al referendum c’è Roberto Benigni il pensiero corre al Pinocchio di Benigni.
m5s manifesti referendum asino no
Non è che i creativi del MoVimento hanno voluto prendere allegramente per il culo Benigni, quello che per anni ha difeso la Costituzione più bella del Mondo e ora fa campagna elettorale per Renzi? Sarebbe davvero un colpo di genio, ma purtroppo non è così.
 

Potrebbe interessarti anche