Quello che voleva curare i gay si sposa. Con un uomo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-11-21

La storia di John Smid e di Love in Action, il cui “percorso di recupero dall’omosessualità” è stato chiuso nel 2012

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Nel 2008 a Memphis nel Tennessee era stato principale animatore e nominato portavoce di un’associazione che voleva “curare” i gay e renderli eterosessuali. Oggi John Smid si sposa. Con un uomo.
 
QUELLO CHE VOLEVA CURARE I GAY
Smid faceva parte di Love in action, e la sua associazione Restoration Path era quella dove venne recluso Zach Stark, sedicenne che aveva appena spiegato ai genitori di essere gay e che per tutta risposta venne portato al Refuge, un campo di Love in Action dove tentarono di fargli cambiare idea sulla sua sessualità. La storia, raccontata su MySpace dallo stesso Stark, portò poi a un’indagine di polizia per violenza sui bambini che si concluse in un nulla di fatto. Il programma venne comunque sospeso. Smid, direttore esecutivo del gruppo dal 1990 al 2008, ha detto che oggi riconosce di aver cercato di negare la propria sessualità, ma è anche giunto alla conclusione di non essere mai cambiato. «Ho creduto per tanto tempo che qualcosa stesse per accadere dentro di me: non è mai successo», dice oggi secondo quanto riporta l’Independent. «Non posso vivere così per il resto della mia vita, e allora ho detto no: non sono disposto a continuare ad attendere che qualcosa succeda». Adesso l’annuncio del suo matrimonio con il partner Larry Mc Queen su Facebook, con tanto di ulteriori scuse per il passato, da cui Smid si è dissociato dopo aver abbandonato l’organizzazione.

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