Volete guadagnare 18 milioni di euro in 24 ore?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-09-22

Beh, sappiate che non potete. A meno che non abbiate un ente pubblico pronto ad acquistare un palazzo tirando fuori 44,5 milioni e coprendo anche il vostro anticipo. La storia di un palazzo vicino alla fontana di Trevi e di uno strano giro di vendite. Che oggi inguaia Verdini

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Guadagnare 18 milioni di euro in 24 Ore? È possibile, ma solo a certe condizioni. Per chi non la conoscesse, via della Stamperia è una delle strade più fotogeniche di Roma: è stata immortalata nei film di Fellini e Sordi, e anche nelle Vacanze romane di Audrey Hepburn. Meno noto è che un palazzo di cinque piani in via della Stamperia ha fruttato una plusvalenza di 18 milioni di euro in poche ore, e, ad oggi, anche un rinvio a giudizio per Denis Verdini e per Riccardo Conti, oggi parlamentari di Forza Italia, e di Angelo Arcicasa. All’epoca di questa strana storia invece Conti era amministratore della Immobile Estate Due srl. E cioè la società con cui compra quel palazzo, per 26 milioni di euro. Per poi rivenderlo lo stesso giorno all’Enpap (Ente nazionale previdenza e assistenza psicologi). Circa 3.900 metri quadri al prezzo di 44 milioni di euro, con una plusvalenza di 18 milioni in poche ore.

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Via della Stamperia, estensione (Google Maps)

LA SERA ANDAVAMO IN VIA DELLA STAMPERIA
Via della Stamperia, che parte da via del Tritone (storica sede del Messaggero) e finisce proprio dove sorge la fontana di Trevi. Proprio lì un bel giorno l’immobile di cinque piani è stato rivenduto all’Enpap di Angelo Arcicasa (allora presidente, oggi indagato con Verdini e Conti) dopo l’acquisto dalla Omega Immobiliare, fondo comune di investimento gestito dalla Fimit SGR SPA.  E senza anticipare un centesimo. Perché EstateDue avrebbe versato a Omega i primi cinque milioni solo dopo aver incassato l’acconto dall’ente previdenziale. Ma cosa c’entra in tutto questo Denis Verdini? Niente, visto che non ha avuto alcun ruolo nella vicenda della compravendita. Ma Verdini ha ricevuto, subito dopo lo svolgersi della vicenda, la bella cifra di un milione di euro da Conti. Perché? Una spiegazione nelle carte gli interessati l’hanno data: Verdini nel novembre 2010 si trova travolto dalle indagini sulla P3 e sulla Banca della Toscana, e a quanto pare ha bisogno di soldi. Conti si offre di prestargli dieci milioni, ma poi è costretto a recedere dalla sua promessa. Per questo versa, denunciando regolarmente il tutto, l’importo di un milione nelle casse di Verdini. Un dovere regolato da un protocollo e da rispettare per legge. Gli inquirenti sospettano che però la storia non sia andata proprio così. Il processo per la compravendita dell’immobile in via della Stamperia, a Roma, comincerà il 9 gennaio prossimo davanti ai giudici della VIII sezione del tribunale della Capitale. Nei confronti di Arcicasa e Conti l’accusa contestata dalla Procura è quella di concorso in truffa aggravata; mentre Verdini, che nell’operazione di compravendita non ebbe alcun ruolo, deve rispondere di finanziamento illecito assieme al suo collega di partito. Secondo gli atti Conti dovrà rispondere anche del reato di omesso versamento dell’Iva per oltre 8 milioni e 680mila euro. In questo ambito nell’ottobre dello scorso anno i pm chiesero ed ottennero dal gip il sequestro per equivalente di appartamenti, titoli, conti correnti bancari, automobili e quote societarie. I difensori hanno posto in rilievo che il giudice Di Grazia ha ritenuto inutilizzabili le intercettazioni relative al procedimento.
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Via della Stamperia, foto da Google Maps

 

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