Vitale Calone: il figlio del pregiudicato nelle liste di Verdini a Napoli

di dipocheparole

Pubblicato il 2016-05-21

Ma il senatore: “La lista è pulita”

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“Le persone rispondono per quello che hanno fatto loro, non per quello che hanno fatto gli altri”. Così Denis Verdini risponde a Napoli ai cronisti che gli chiedono del candidato al consiglio comunale nella lista di Ala Vitale Calone che, secondo quanto riportato oggi dal quotidiano La Repubblica, sarebbe figlio di un pluripregiudicato vicino alla camorra. “La lista è pulita, non cambio idea”, ha detto Verdini. Cosa ha scritto Repubblica?

Dal Rione Traiano, quartiere della periferia ovest trasformato in una centrale di spaccio a cielo aperto, ecco scendere nell’agone due “debuttanti” con un cognome che pesa: i Calone. Stessa famiglia del pluripregiudicato, Vincenzo, 60 anni, che vanta un pesante curriculum criminale. Un caso ricostruito da Repubblica, quasi invisibile tra quasi 10mila nomi in lizza, che rischia di mettere in grave imbarazzo la candidata Pd, Valente. Proprio oggi la deputata dem, alle 10, alla Stazione Marittima partecipa a una iniziativa elettorale con Denis Verdini. Ignari entrambi, si deve immaginare, della scelta che farà discutere. Vedi alla voce impresentabili – o cadute. Sotto le insegne di Ala, al Comune di Napoli è candidato Vitale Calone, 37 anni, una recente denuncia per furto, figlio del boss Vincenzo, con condanne definitive per traffico internazionale di droga, oltre ad accuse e arresti per associazione mafiosa, omicidio, armi, ricettazione, assegni a vuoto.

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L’altro Calone jr, Vincenzo, ventenne, nipote del pluripregiudicato (figlio di un suo fratello), è candidato nella lista della Nona Municipalità Soccavo-Pianura, proprio quella dove ha “operato” lo zio. Di cui è omonimo. Non a caso, nel rione ti confessano a mezza voce che quel voto «è stato chiesto e cercato per lui». Cioè: votano il nipote, per omaggiare il boss. Interpellata, la moglie di Calone senior reagisce irritata alle domande. «Andate a vedere tutti i politici che rubano, invece di chiedere a noi». Durante le verifiche incrociate, si scopre inoltre che le liste per le Municipalità non sono ancora state trasferite alla Prefettura: i controlli possono attendere. Altri livelli di inopportunità toccano altri candidati. Con Lettieri è schierato un consigliere uscente condannato a 8 anni per devastazione. Con de Magistris, ecco esponenti dei centri sociali denunciati per danneggiamenti, interruzioni di pubblico servizio. Tutti convinti di vincere, impresentabili permettendo.

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