Virginia Raggi: niente Olimpiadi a Roma

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-08-24

La sindaca di Roma ha deciso che non candiderà la Capitale ai Giochi delle Olimpiadi del 2024. La scelta sarà ufficializzata tra pochi giorni

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Il Tempo di Roma fa sapere che la sindaca di Roma Virginia Raggi ha deciso che non candiderà la Capitale ai Giochi delle Olimpiadi del 2024. La scelta sarà ufficializzata tra pochi giorni ma, scrive il quotidiano romano, ormai il dado è tratto:

L’annuncio ufficiale ci sarà tra pochi giorni e segue la decisione del Campidoglio di non spedire nessun rappresentante comunale a Rio. Nell’incontro di un mese fa tra il vicesindaco e assessore allo sport Daniele Frongia e il presidente del CONI Giovanni Malagò sembrava che ci potesse essere la svolta, Malagò aveva assicurato la possibilità di rivedere il progetto avanzato dal comitato promotore delle Olimpiadi capitoline. Ma alla fine nei pentastellati è prevalsa la linea più rigida: Roma ha già troppi problemi per caricarsi anche la preparazione della candidatura olimpica.
L’amministrazione Raggi vuole concentrarsi su rifiuti e trasporto pubblico e non su quelli che vengono giudicati progetti futuribili con poche possibilità di essere portati a termine, come già accaduto, del resto, con i mondiali di nuoto che hanno lasciato nella città eterna una serie di opere incompiute.

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Il quotidiano spiega che a un certo punto fra i grillini si erano composte due fazioni: l’una favorevole con riserva ai giochi, l’altra contraria come da programma e promesse elettorali:

In queste settimane nel MoVimento si sono confrontate due linee opposte. La prima è quella sposata da alcuni big a 5 Stelle per cui si sarebbe potuto definire un progetto olimpico ridotto evitando piani faraonici, sprechi e corruzione ma ottenendo i fondi messi a disposizione per l’evento e sfruttandoli anche per ristrutturare alcuni impianti che poi rimarrebbero a disposizione dei cittadini. La seconda, invece, ha rimarcato il disinteresse dei romani, messi a dura prova da ben altre questioni, e il rischio, nel caso di via libera alla candidatura, di essere accusati di incoerenza.

Alla fine ha vinto la coerenza: niente Olimpiadi a Roma.

Leggi sull’argomento: L’affarone delle Olimpiadi a Roma

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