Quando Virginia Raggi era contro lo stadio della Roma

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-02-15

Sullo stadio della Roma la situazione comincia a farsi incandescente. E così gli attivisti grillini cominciano a mettere sotto pressione Virginia Raggi (o almeno questa è la loro intenzione). Per il 21 febbraio è stato fissato un evento dai componenti del Tavolo Urbanistica per andare a consegnare una lettera alla sindaca che raccoglie le doglianze …

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Sullo stadio della Roma la situazione comincia a farsi incandescente. E così gli attivisti grillini cominciano a mettere sotto pressione Virginia Raggi (o almeno questa è la loro intenzione). Per il 21 febbraio è stato fissato un evento dai componenti del Tavolo Urbanistica per andare a consegnare una lettera alla sindaca che raccoglie le doglianze degli attivisti e la famosa delibera per togliere il pubblico interesse all’opera:

Cara Virginia,
sulla vicenda stadio state prendendo una cantonata!
Oltre a non seguire quanto è stabilito nel programma e quanto dichiarato in campagna elettorale e soprattutto il supporto tecnico del Tavolo Urbanistica, che ha evidenziato varie illegittimità nella procedura sin qui espletata dalla vecchia Giunta, state continuando nell’errore!

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Il procedimento speciale descritto dal art. 1, comma 304, della legge n. 147 del 2014 chiaramente dice che non sono possibili modifiche “sostanziali” in conferenza di servizi senza addivenire ad un annullamento della delibera di pubblico interesse e ricominciare l’iter.
La stampa riporta che avete raggiunto un accordo con una riduzione del 25% di cubatura e corrispondenti opere pubbliche, cosa che determina una palese modifica sostanziale della delibera di pubblico interesse.
Per questo motivo ti chiediamo di “aprire la busta” e ascoltare le nostre ragioni.
#VirginiaApriQuestaBusta
P.S.
Martedì una rappresentanza di attivisti verrà a consegnarti la busta.

E anche se tra i commenti non c’è per niente unanimità (e molti sono contrari all’idea di bloccare lo stadio), intanto nelle bacheche degli attivisti cominciano a circolare le dichiarazioni del 2014 della sindaca.
virginia raggi stadio roma
Intanto la capogruppo del Pd in Campidoglio Michela Di Biase ha annunciato un’interrogazione alla sindaca sul ruolo dell’avvocato Luca Lanzalone: “Dall’intervista odierna che l’ex assessore Paola Muraro ha rilasciato al quotidiano ‘La Stampa’ abbiamo appreso che la nomina del direttore generale di Ama ‘fu fatta da Casaleggio attraverso tale avvocato Luca Lanzalone’. Alle trattative con l’A.S. Roma e ai tavoli tecnici per la rimodulazione del progetto dello stadio della Roma lo stesso avvocato genovese rappresenta l’amministrazione. All’avv. Luca Lanzalone il Campidoglio, sempre secondo notizie di stampa, sembra aver affidato il compito di passare al setaccio tutti gli atti dell’ex vice capo di gabinetto e capo del personale Raffaele Marra. Siamo in presenza di una sorta di eminenza grigia cui appare essere stato affidato il compito di tutore del Sindaco o la sua rappresentanza in contesti decisionali particolarmente rilevanti per la città. Peraltro a tutt’oggi non risulta che all’avvocato Lanzalone sia stato assegnato un incarico di consulenza o che con il suo studio sia stato stipulato un contratto di assistenza alla prima cittadina da parte dell’amministrazione capitolina. E’ per i suddetti motivi che oggi stesso abbiamo presentato una interrogazione urgente al Sindaco per conoscere le modalità di pubblica rilevanza con i quali sono stati assegnati incarichi o attività di consulenza all’avvocato Luca Lanzalone e l’entità dei compensi, qualora siano previsti, riconosciuti per lo svolgimento di tale attività”.
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