Virginia Raggi e l'incarico alla ASL di Civitavecchia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-06-17

Marco Lillo sul Fatto Quotidiano: In cambio di 13mila euro dovrebbe recuperarne 860mila da un nullatenente (oggi defunto). Il suo cliente, l’azienda sanitaria, per tre anni ha impedito alla Corte dei conti di sapere la verità

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Marco Lillo sul Fatto Quotidiano pubblica oggi una storia che riguarda Virginia Raggi e di due incarichi ricevuti dall’Azienda Sanitaria Locale di Civitavecchia per il recupero crediti per complessivi 13 mila euro per i quali ha incassato finora un acconto di 1.878 euro. Entrambi sono stati affidati dall’Asl Roma F di Civitavecchia per fare causa al dottor Giuseppe Crocchianti, deceduto a febbraio: il primo da 8mila è del luglio 2012; il secondo da 5 mila del luglio 2014, quando Raggi era già consigliera M5S. Il secondo incarico è stato affidato nonostante ci fosse un regolamento che imponeva di scegliere professionisti iscritti all’albo creato dall ’Asl nel novembre 2012: Raggi non ne faceva parte ma il direttore generale Giuseppe Quintavalle sostiene che conosceva il “delicato” caso in virtù del precedente incarico.

Nel 2012 non c’era l’albo e i professionisti erano scelti sulla base di cinque requisiti, il primo dei quali era “l’esperienza o comprovata special iz za zi on e”. Virginia Raggi, prescelta tra migliaia di avvocati, dichiarava 17.278 euro di reddito netto al fisco e non ha mai voluto spiegare al Fatto chi l’ha segnalata alla Asl ma, a prescindere da questo, farebbe bene a rimettere i due incarichi. L’azienda sanitaria non merita la difesa dell’avvocato, ma un attacco politico della ‘cittadina’ Raggi. PER ANNI l’Asl ha pagato le fatture gonfiate del Centro Crocchianti, che chiedeva mille euro per prestazioni chirurgiche mentre effettuava solo yag laser da 75 euro.
Le ispezioni interne dell’Asl già nel 2009 avevano verificato che nel 2006, su 3.895 ricette analizzate dagli ispettori “2.337 hanno presentato anomalie, in quanto è stata rilevata una differenza tra quanto prescritto nella ricetta dal medico e quanto trasmesso telematicamente dal presidio (Crocchianti) all’Agenzia di sanità”. Questo, dicono gli ispettori, ha portato a un extra-costo “per il Servizio sanitario regionale pari a euro 1.922.321”. Per il primo semestre 2007: “Sono state esaminate 1.735 ricette (…) e 839 hanno presentato anomalie di codifica che hanno portato a una sopravvalutazione di euro 707.718”. La Regione Lazio era stata informata ai massimi livelli dal direttore sanitario Concetto Saffioti e dal dg Marco Biagini con la nota n.3098 del 19 settembre 2009.

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L’articolo di Marco Lillo sull’incarico alla Raggi dalla ASL di Civitavecchia

Lo stesso Quintavalle firma la delibera per il secondo incarico alla M5S Raggi da 5 mila euro nel 2014. Raggi dovrebbe recuperare dal nullatenente Crocchianti altri 416 mila euro pagati nel 2014 dalla Asl a un creditore di Crocchianti. Quel pagamento è frutto di un errore compiuto nel 2005 dall’azienda sanitaria e dalla Regione, che certificarono di avere un debito verso Crocchianti, in realtà inesistente. La Raggi lo sa perché c’è scritto nella delibera che le affida l’i n ca r i co . Invece di accanirsi inutilmente da avvocato contro il defuntoCrocchianti, Raggidovrebbe rimettere il mandato e suggerire ai colleghi M5S un’in terpellanza a Zingaretti per capire perché nessuno finora ha pagato per questi errori.

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