Virginia Raggi e l'amnesia sul caso Rojo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-04-27

All’evento di autofinanziamento, scrive il Messaggero, qualche mugugno sulla candidata sindaca M5S

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All’evento “il sindaco che ti serve” sono stati raggiunti i 1.330 euro di sole donazioni al M5S. Ma, scrive il Messaggero oggi, a dominare l’appuntamento è stato il caso Gloria Rojo-Panzironi e l’ultima “amnesia” di Virginia Raggi.

Ma è stata la vicenda Rojo a condire l’appuntamento. Una dimenticanza nel curriculum, la seconda dopo il praticantato nello studio Previti, che ha provocato diversi malumori nella base grillina più dura e pura. «Un passaggio in più andava fatto proprio la trasparenza che ci contraddistingue», dice Alessandro, attivista in fila per la sua porzione di pasta. Anche se la senatrice Paola Taverna ha precisato che «non ci sono mal di pancia», il collega Nicola Morra ha ammesso «il peccato veniale». In generale tra i parlamentari in molti hanno masticato amaro per «amnesia» di Virginia. «Nessuno dubita sulla sua onestà o teme che sia in affari con chissà quale società – precisa all’agenzia Adnkronos un senatore – ma omettere certe informazioni è grave, soprattutto se ti presenti per il M5S».
Ai grillini della prima ora dà fastidio il «buco nero» che accomunerebbe la candidata pentastellata a Panzironi, già braccio destro di Gianni Alemanno. Anche se l’ex sindaco frena: «Non ho la benché minima idea di cosa sia la società l’Hgr, non ho dato mai indicazione o consenso a nessuno per costituire una simile società né ero a conoscenza di questa attività della signora Rojo e di Panzironi».

Leggi sull’argomento: La nota di Alemanno su Virginia Raggi

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