Ebola: i sintomi della malattia spiegati

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-10-13

Il virus si combatte anche facendo buona informazione e formando il personale sanitario: ce lo mostra l’UNICEF

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L’account Facebook di UNICEF Italia ha pubblicato qualche tempo fa un’infografica utilizzata nei paesi dell’Africa occidentale colpiti dall’epidemia di Ebola. Lo scopo del post era quello di far capire come sta operando UNICEF per informare le popolazioni delle zone colpite su come riconoscere Ebola e come comportarsi di conseguenza.

L'infografica su Ebola utilizzata da UNICEF (fonte: Facebook.com)
L’infografica su Ebola utilizzata da UNICEF (fonte: Facebook.com)

La scheda informativa mira a far comprendere una cosa molto importante: i sintomi associati alla comparsa di Ebola. Uno dei problemi principali di Ebola è che nelle fasi iniziali la malattia viene scambiata facilmente per qualcos’altro e questo è un aspetto molto importante, perché solo nel momento in cui iniziano a manifestarsi i sintomi i malati di Ebola diventano contagiosi. Come riporta Epicentro, il portale di epidemiologia per la sanità pubblica:

La diagnosi clinica è difficile nei primissimi giorni, a causa dell’aspecificità dei sintomi iniziali. Può essere facilitata dal contesto in cui si verifica il caso (area geografica di insorgenza o di contagio) e dal carattere epidemico della malattia.

La tempestività dell’intervento del medico è inoltre fondamentale perché, se trattato correttamente, un malato di ebola ha ancora qualche possibilità di salvarsi e di non infettare coloro con cui entra in contatto.
 
LA FORMAZIONE DEL PERSONALE SANITARIO
L’UNICEF è molto attiva nel combattere l’epidemia, con l’aiuto del CDC (Centre for Disease Control) ha organizzato in Sierra Leone un corso specialistico di addestramento per operatori sanitari al quale hanno partecipato 40 persone. Questi 40 operatori formati a combattere Ebola in seguito diventeranno formatori attivi e trasmetteranno le nozioni apprese ai loro colleghi e UNICEF stima che in questo modo saranno coinvolti nel processo di aggiornamento in totale 1200 medici e infermieri. Lo scopo del workshop è duplice, da un lato si vogliono fornire agli operatori sanitari gli strumenti pratici e concettuali per fronteggiare l’epidemia e in qualche modo contenerne la diffusione. Dall’altro lato l’intento è quello di ristabilire nella popolazione (ma anche negli stessi operatori) la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire una protezione attiva da Ebola.
 
LE REAZIONI DEGLI ITALIANI
Nonostante l’account UNICEF abbia sottolineato che il poster è una traduzione di quelli utilizzati in Africa per informare la popolazione e non ci sia nessuna emergenza sanitaria in Italia i soliti razzisti e complottisti non hanno tardato ad infestare la pagina:

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Alcuni dei commenti razzisti su Ebola e immigrati (fonte: Facebook.com)

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Il solito complottista (fonte: Facebook.com)

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