Tutto quello che credete sia vero ma che in realtà è falso

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-11-11

David McCandless ha creato un’infografica che debunka alcuni tra i più famosi miti e leggende in circolazione

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Il designer David McCandless ha pubblicato sul suo sito Information is Beautiful un’infografica che debunka 52 miti riguardanti alcune tra le informazioni più cercate online. L’infografica mostra anche la diffusione le varie “bufale”: più grande è il cerchio colorato più l’idea sbagliata è diffusa (online). McCandless ha anche pubblicato un Google Doc dove elenca le fonti dei dati utilizzati per la creazione dell’infografica.
miti e realtà - 6
 
CHI È DAVID MCCANDLESS
David McCandless è uno scrittore e designer che ha collaborato con giornali come il Guardian e Wired. La passione di McCandless è il data journalism e la possibilità di visualizzare l’informazione (dati numerici o statistici, idee, eventi) per mezzo delle immagini cercando di limitare il ricorso al testo per spiegarle. Secondo McCandless l’informazione disegnata può essere utilizzata per cogliere con un colpo d’occhio le connessioni tra diversi aspetti della realtà.


IL PROBLEMA DI FONDO DELLE INFOGRAFICHE
In un articolo dell’anno scorso sul Guardian, John Burn-Murdoch si interrogava sui rischi dell’affidarsi in modo eccessivo alle infografiche e al data visualisation. Murdoch riprende un post di Pete Warden secondo il quale problema principale delle infografiche è che la percezione che ne ha il pubblico, qualsiasi sia l’argomento trattato, è che abbiano sempre un valore scientifico. Spesso però le infografiche descrivono dei trend e soprattutto non vengono sottoposte a quel sistema di peer review che generlamente sancisce l’affidabilità di una pubblicazione scientifica. L’obbiettività scientifiche di alcune infografiche non è un qualcosa che si dovrebbe dare per scontato, soprattutto quando chi le realizza non fornisce i raw data per consentire un’analisi indipendente della questione riassunta nella visualizzazione. Un conto è ricorrere alla data visualisation per riassumere i risultati di una ricerca, un altro è sfruttare la tendenza degli essere umani a favorire l’informazione visualizzabile su quella testuale per condizionare la percezione di un fenomeno. David McCandless ha risolto il problema rendendo accessibili i dati da cui parte per creare le sue infografiche.

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