Tutti i complotti sull'incidente di Alonso

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-03-05

Oggi la perdita di memoria, poi rientrata. Ieri la scossa elettrica come causa dell’incidente. E le voci sui suoi discorsi in italiano dopo il crash. L’asturiano torna in corsa a Sepang

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«Sono Fernando, corro sui kart e vorrei diventare un pilota di Formula 1»: questo avrebbe detto – secondo il quotidiano El Pais – le prime parole pronunciate da Fernando Alonso rispondendo alle domande abituali non appena si è ripreso dall’incidente capitatogli tra la curva 3 e la curva 4 della pista di Montmelò a Barcellona che impedirà all’ex ferrarista di correre in Australia nella prima gara del campionato di Formula 1. Una storia che fa il paio con quella della Bild, secondo la quale Alonso era in evidente stato confusionale tanto da parlare in italiano, stando alle testimonianze dei primi soccorritori. E persinoda pensare di essere ancora su una Ferrari subito dopo l’incidente, afferma senza ironia il giornale tedesco. El Pais precisa che l’ex campione del mondo ha recuperato completamente la memoria dopo una settimana, e che lui sta lavorando per essere pronto a Sepang, seconda gara della stagione. Molti giornali poi hanno parlato di una scossa elettrica come causa dell’incidente di Alonso, ma la storia è stata smentita da Ron Dennis, capo del team della McLaren.
 
TUTTI I COMPLOTTI SULL’INCIDENTE DI ALONSO
A conferma del fatto che non ci sia stata nessuna scossa elettrica a colpire Alonso,negli esami del sangue del pilota di Oviedo non c’e’ l’innalzamento dei valori di un enzima che doveva essere rilevato in caso di elettrolocuzione, ha detto ancora la McLaren. «E poi pensate che se ci fossero stati davvero problemi del genere, oggi, avremmo fatto salire in macchina Jenson Button?» ha aggiunto Dennis che ha anche detto di non aver ancora parlato con il suo pilota per non stressarlo, ma che dai dati della telemetria si evince che andando verso il muro ha normalmente scalato di marcia, poi la radio è rimasta accesa e «abbiamo sentito il suo respiro ma nessuna comunicazione da parte sua», ha detto il patron del team di Woking che, a questo punto, tra le possibili ipotesi del suo stato di breve incoscienza, un movimento brusco del collo al momento dell’impatto della vettura contro il muro. «C’è un video ma la qualità non è buona e non risponde a tutte le domande, ma verrà preso in considerazione», ha aggiunto Dennis. Sui rumors e le varie ipotesi nate dal fatto di non ricevere dai parte dei media nessun bollettino medico dall’Ospedale dove è stato ricoverato Alonso, il capo della McLaren ha riferito che è stata la famiglia del pilota a chiedere che non venissero diffusi per rispetto della privacy.

Le immagini su Youtube dei soccorsi dopo l’incidente di Alonso

Un incidente, quello capitato ad Alonso tra la curva tre e la curva 4 del tracciato spagnolo, che continua a far discutere tutto il mondo del Circus e che impedirà all’ex ferrarista di cominciare tra due settimane la sua nuova avventura con la McLaren che da quest’anno ha abbandonato i motori Mercedes per tornare al vecchio amore Honda dei bei tempi di Ayrton Senna. A raccomandare di fermare il pilota spagnolo per il primo Gran Premio della stagione – spiegano gli uomini di Woking – sono stati i medici dopo test e visite successive all’incidente nelle prove di Barcellona che avevano provocato il ricovero in ospedale del pilota.

Una simulazione dell’incidente di Alonso molto vista su Youtube

IL RITORNO IN PISTA VICINO
E nonostante gli ultimi esami al quale l’ex ferrarista è stato sottoposto dopo l’incidente del 22 febbraio indichino come l’asturiano sia in perfette condizioni, «totalmente sano dal punto di vista neurologico e cardiaco», i medici gli hanno comunque raccomandato di non partecipare al prossimo GP di F1, per i rischi che comporterebbe sulla sua salute un eventuale nuovo incidente. «Per il momento – spiegano i medici che hanno in cura Alonso – dovrebbe cercare di limitare quanto più possibile qualsiasi rischio ambientale che possa portare a un’altra commozione a distanza così ravvicinata dall’altra, per minimizzare le possibilità di una seconda sindrome di impatto, una procedura medica normale per questi casi». A sostituire Alonso, come fatto già nell’ultima sessione di test a Montmelò, sarà Kevin Magnussen, titolare la scorsa stagione e retrocesso a terzo pilota proprio per l’arrivo alla McLaren dello spagnolo. Poi – assicurano alla McLaren – Alonso tornerà in gara in occasione del Gp di Malesia del 29 marzo, la seconda gara della stagione. «Sarà dura non essere in Australia, ma – ha ammesso il pilota di Oviedo tramite il account twitter – capisco le raccomandazioni. Un secondo impatto in meno di 21 giorni, no».
 

Uno dei tanti servizi sul “mistero” dell’incidente di Alonso


Foto copertina: Marca.com

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