Tronca e i mercatini abusivi rom legalizzati

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-02-23

Una mezza bufala sui mercatini rom legalizzati gira da domenica ed eccita le menti dei candidati di centrodestra. Poi Tronca interrompe l’idillio

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Dopo la polemica sui mercatini abusivi rom legalizzati, oggi Francesco Paolo Tronca preciserà i termini del bando del Dipartimento Politiche Sociali per l’affidamento del servizio di gestione sociale dei sei villaggi che varrà 5 milioni di euro fino al 31 dicembre 2017. Il Messaggero, che aveva aperto la polemica domenica scorsa, afferma che Tronca sta facendo dietrofront rispetto a quanto accaduto:

Il Campidoglio ha deciso di apportare modifiche alla gara. Non ci sarà uno stralcio della parte che riguarda i mercatini, fanno sapere da Palazzo Senatorio, ma il commissario Tronca ha deciso di mettere mano al documento e «integrare l’articolato del bando per l’affidamento del servizio di gestione sociale dei villaggi di Roma Capitale». Le modifiche saranno «interpretative» ma sostanziali: tutto il materiale che verrà messo in vendita nei mercatini dovrà avere provenienza certa, fanno sapere dallo staff del commissario. Di tutta la merce dovrà essere indicata (e dimostrata) la provenienza, senza possibilità di esporre prodotti di origine dubbia.
Restano invece, senza cambiamenti,tutti gli altri capisaldi del provvedimento: l’inserimento dei rom nelle graduatorie delle case popolari e il «sostegno per l’assegnazione in abitazioni ordinarie pubbliche» e il via libera «all’autocostruzione, anche in aree extra-urbane». Così come gli incentivi economici a carico del Comune, a partire dalle «borse lavoro»: gli affidatari del bando dovranno individuare in ciascun campo «25 soggetti» a cui verrà trovato un impiego pagato 400 euro al mese, «per un minimo di 4 mesi». Prevista anche una stretta sul fronte sicurezza. Dopo oltre un anno senza vigilanza, tornano le guardie private 24 ore su 24, che verranno affiancate dagli agenti della Polizia locale, e sarà previsto il controllo di tutti gli accessi all’interno dei campi attraverso un data-base che dovrà «registrare le persone ospiti nel villaggio, con aggiornamento periodico».

Insomma, il Messaggero grida alla vittoria perché nel bando si preciserà che nei mercatini non si potrà vendere merce rubata, come se prima invece si potesse vendere tranquillamente… Per il resto, Tronca ha tenuto il punto sia sulle borse lavoro che sull’inserimento nelle graduatorie per le case popolari. Come abbiamo mostrato ieri, nel bando non è che ci fosse scritto prima che si potessero vendere cose rubate:
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Leggi sull’argomento: La storia dei mercatini rom legalizzati a Roma

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