«Titti Brunetta è Beatrice Di Maio»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-11-24

Ricordate la storia dell’account su Twitter querelato per diffamazione da Luca Lotti e ritenuto il punto di partenza «della cyber propaganda pro M5S»? Oggi su Libero la moglie di Renato, Tommasa Giovannoni Ottaviani, sostiene di esserne la proprietaria. Mentre cadono le accuse di intelligenza con la Spectre, se la storia è vera possiamo calcolare l’esatto computo di voti totali che Brunetta porta a Forza Italia: uno, il suo

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Si chiama Tommasa Giovannoni Ottaviani, è conosciuta sui giornali come Titti, la moglie di Renato Brunetta (si sono sposati nel luglio 2011) e ha rilasciato un’intervista a Libero rivelando di essere la proprietaria dell’account intestato a Beatrice Di Maio, accusato di attaccare il governo all’interno di un Sistema controllato da Oscuri Poteri. La storia dell’indagine sugli account della Rete («la procura deve indagare anche su questo») si è rivelata “esagerata”, visto che agli atti dei PM di Firenze c’era una semplice denuncia per diffamazione.

«Titti Brunetta è Beatrice Di Maio»

Ma Franco Bechis, che sul blog di Grillo aveva difeso Beatrice Di Maio definendola «una brunetta di 25 anni» (cosa che ha spinto la donna a confessare, visto che ha visto in quell’accenno non un’informazione errata data al giornalista di Libero, ma un riferimento al marito), ha raccolto le sue confessioni in forma di intervista mentre lei ha sospeso l’account:

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Tommasa Giovannoni Ottaviani, alias Titti Brunetta, che si è autoaccusata di essere Beatrice Di Maio

L’ha fatto dopo che le ho mandato un messaggio privato su twitter, al termine di una lunga ricostruzione, di decine di testimonianze raccolte e ovviamente della soffiata giusta ricevuta. «Cara Bea (non so se il tuo vero nome è questo, o Tommasa o altro…). Mi piacerebbe sentirti…». L’intuizione era giusta. A quel punto ho cercato e trovato la persona che immaginavo si nascondesse dietro quel nome. Non ha 25 anni, ma essendo una bella donna non ha età. E ovviamente non gliela chiedo. Eccola.
Beatrice di Maio, quale è il suo vero nome?
«Tommasa Giovannoni Ottaviani, donna e mamma di due ragazzi. Arredatrice di interni…».
Aggiungo io, Tommasa detta Titti. E il nuovo cognome che ha: Brunetta. Titti la moglie di Renato Brunetta… (Risata)
«Sì, ma lui non c’entra con questa storia. Non ha mai saputo nulla di quello che facevo. Ho deciso da sola di entrare su twitter, di usare ovviamente un nickname…».
…Di Maio, il cognome di Luigi Di Maio che molti militanti hanno adottato da tifosi…
«A dire il vero l’avevo scelto casualmente, e quando nell’aprile 2015 ho aperto il mio account twitter, non c’erano tanti Di Maio in giro. Ho usato quel cognome perché mi ricorda una persona cara».
Bene, adesso sappiamo che lei non era in cima a quella spectre messa in piedi da Beppe Grillo e dalla Casaleggio associati. Sono circolate evidentemente un po’ di sciocchezze. Lei è grillina?
«Ho le mie idee. Non sono una militante del Movimento 5 stelle, non conosco nessuno personalmente. Ho fatto amicizia virtuale con tanti, e altre persone che avevano idee simili. Quello che pensavo ho scritto, sempre con ironia. Molte volte si trattava di battute, di satira, con la libertà tipica della rete. Non ho giocato, ero io con il mio animo, le mie passioni politiche, il mio impegno civile e i miei rapporti di affettività. Io sono Bea e porto nel cuore questa esperienza…».
Lei la porta nel cuore, ma Lotti la porta in tribunale…
«Ho fatto una battuta sarcastica, paradossale. Se Lotti si è sentito offeso, mi dispiace e me ne scuso. Ho letto il suo appello, dott. Bechis, al presidente Matteo Renzi sulla libertà di satira, e la ringrazio. Come ringrazio Beppe Grillo per averlo condiviso sul suo blog. Grazie per la solidarietà che mi avete dato senza sapere chi fossi».

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Il tweet di Beatrice Di Maio per cui Luca Lotti ha proposto denuncia per diffamazione

Beatrice Di Maio e Tommasa Giovannoni Ottaviani

Quella che avete letto sopra è soltanto una parte della lunga intervista che potete leggere sul quotidiano in edicola. Se la storia è vera, in primo luogo possiamo calcolare l’esatto computo di voti totali che Brunetta, con la sua presenza, porta a Forza Italia: uno, il suo. In secondo luogo, possiamo perfettamente comprendere dove finisca la Struttura della Spectre che le era stata costruita addosso grazie all’«analisi matematica» i cui confini però l’autore non aveva mai rivelato:

Beatrice si muove dentro quella che è configurata come una struttura: a un’analisi matematica si presenta disegnata a tavolino secondo la teoria della reti, distribuita innanzitutto su Facebook (dove gravitano 22 milioni dei 29 milioni di italiani sui social), e – per le élite – su Twitter.

Così come sarà divertente se tutta la solidarietà (#IOSTOCONBEA) espressa in questi giorni dagli account amici di Beatrice Di Maio verrà confermata dopo la scoperta dell’identità della persona che si trova dietro l’account. Nel frattempo è curioso segnalare che nelle molte biografie on line la Titti veniva definita come portatrice di «un carattere più docile e diplomatico» rispetto a quello del marito:

Lei svolge la professione di arredatrice d’interni ed è nata a Roma nel 1963, ed ha raccontato che il primo incontro con il marito è stato in un vivaio, visto che entrambe amano molto il giardinaggio. Lei gli ha dato un passaggio, e da lì è iniziato il loro rapporto.
La coppia vive in una villa sull’Ardeatina, e nonostante la bassa statura del marito Titti è nota per indossare sempre dei tacchi vertiginosi. Lei segue con discrezione l’attività politica di Brunetta, smussandone il temperamento focoso con il suo carattere più docile e diplomatico.

.È proprio vero che Internet ti rovina!

Leggi sull’argomento: La vera storia di Beatrice Di Maio e del complotto su Twitter contro il povero Luca Lotti

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