Moutaharrik Abderrahim: il pugile che doveva colpire a Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-04-28

Un kickboxer tra gli arrestati nell’indagine antiterrorismo tra Piemonte e Lombardia. Sarebbe stato lui a ricevere la richiesta di compiere attentati in Italia da parte dell’uomo marocchino residente a Bulciago e che più di un anno fa è andato con la moglie e i tre figli nelle zone di guerra

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Si chiama Moutaharrik Abderrahim ed è un giovane pugile di fama, il ragazzo arrestato oggi per terrorismo internazionale che aveva ricevuto l’ordine di eseguire un attentato a Roma. È quanto emerge dall’indagine condotta tra Milano-Varese e Lecco che ha portato in manette quattro persone, tra cui la giovane promessa del pugilato, e ad un mandato per altre due persone che hanno già raggiunto lo Stato islamico. Nella conferenza stampa è stato spiegato che l’uomo marocchino arrestato perché voleva partite per unirsi all’Isis con la moglie e i due figli “è uno sportivo di qualità, un pugile di kickboxing di alto livello in Italia e all’estero. Sarebbe stato lui a ricevere la richiesta di compiere attentati in Italia da parte dell’uomo marocchino che era residente a Bulciago e che più di un anno fa è andato con la moglie e i tre figli nelle zone di guerra.

Moutaharrik Abderrahim: il pugile che doveva colpire a Roma

I figli di Mohamed Koraichi, partito da Bulciago per la Siria dove si è arruolato nelle file dell’Isis, in una fotografia su Whatsapp vengono immortalati mentre inneggiano al martirio col dito puntato verso il Paradiso. L’immagine e’ agli atti dell’inchiesta milanese che ha portato all’arresto di 4 persone mentre altre due, lo stesso Koraichi e la moglie Alice Brignoli, sono latitanti perché si trovano nel territorio dello stato islamico. La foto e’ quella del profilo Whatsapp di Koraichi. I bambini raffigurati sono i tre figli avuti da Brignoli e uno nato invece dalla relazione in Siria con la vedova di un martire.  Le persone arrestate questa mattina per terrorismo internazionale comunicavano tra loro soprattutto “attraverso audio pre-registrati poi inviati su whatsapp”.

Leggi sull’argomento: Terrorismo, gli arresti tra Piemonte e Lombardia

Per lo Stato islamico, al momento, “la politica migliore da seguire è quella del ‘lupo solitario’ che possa effettuare attentati nei paesi in cui si trova per creare terrore in occidente”, emerge nei messaggi di Koraici al giovane marocchino che voleva raggiungere con il suo aiuto lo Stato islamico stando a quanto è emerso dall’indagine che ha portato all’arresto di quattro persone e al l’emissione di due arresti internazionali.

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