Terremoto, come mettere in sicurezza gli edifici

di dipocheparole

Pubblicato il 2016-08-26

In Italia ci sono 32 milioni di edifici, e tra questi 5 milioni sono costruiti in zone a rischio sismico. Il 70% degli edifici non sono adeguati al rischio sismico della zona in cui sorgono mentre è di quattro miliardi l’anno per vent’anni la spesa necessaria per mettere in sicurezza tutte le costruzioni, certamente inferiori …

article-post

In Italia ci sono 32 milioni di edifici, e tra questi 5 milioni sono costruiti in zone a rischio sismico. Il 70% degli edifici non sono adeguati al rischio sismico della zona in cui sorgono mentre è di quattro miliardi l’anno per vent’anni la spesa necessaria per mettere in sicurezza tutte le costruzioni, certamente inferiori ai costi delle ricostruzioni dopo i terremoti in Italia. Repubblica, in un articolo a firma di Elena Dusi, spiega che i crolli avvengono a causa della rottura dei punti di giunzione: i muri mal collegati ai solai cadono lateralmente, i solai dei piani e il tetto si abbattono verticalmente, uno sopra l’altro. Uno dei caposaldi dell’architettura antisismica consiste nel rinforzare le giunture rendendo omogenea la struttura dell’edificio. La maggior parte degli edifici che crollano è in muratura e non in cemento armato. Il quotidiano pubblica anche un’infografica che spiega in che modo gli edifici possono essere messi in sicurezza:

come mettere sicurezza edifici
Gli interventi per mettere in sicurezza gli edifici (Repubblica, 26 agosto 2016)

Leggi sull’argomento: Blob, Amatrice e il terremoto del giornalismo italiano

Potrebbe interessarti anche