Le teorie del complotto su Ebola

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-10-17

L’epidemia di Ebola ha scatenato gli specialisti della cospirazione globale. Che continuano a trovare prove di una trama in atto per sterminare l’umanità. Come al solito

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Se pensavate che l’epidemia di Ebola fosse immune ai complottismi avete sottovalutato la fervida immaginazione e il lucido delirio dei teorici della cospirazione globale. L’epidemia di febbre emorragica ha tutte le caratteristiche necessarie per scatenare le più belle teorie del complotto. Ebola è un virus, quindi è invisibile: paranoia del “chissà cosa c’è dentro/chi l’ha fatto”. L’emergenza sanitaria è gestita dalle autorità con la collaborazione del CDC e degli USA:  “chissà cosa ci nasconde il governo/la CIA”. L’epidemia è localizzata prevalentemente in una zona del mondo: “virus creato per uccidere gli africani” oppure visto che nessuno conosce una vittima accertata di Ebola: “Ebola non esiste”.
 
EBOLA NON ESISTE
Forse la teoria del complotto più semplice e banale, se è possibile sostenere che non siamo mai andati sulla Luna e che nessun aereo si è schiantato sulle Torri Gemelle cosa ci vorrà mai a poter dichiarare che una una cosa che non è nemmeno possibile vedere ad occhio nudo in realtà è un’invenzione della stampa o della propaganda governativa? Niente, ed infatti eccola: il 9 ottobre una nota pubblicata da Nana Kwame un uomo che secondo alcuni è un infermiere ghanese lanciava l’allarme. Il virus non esiste e in realtà sarebbe inoculato solo a coloro che si sottopongono al trattamento fornito dalla Croce Rossa.
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La cospirazione individuata da Kwame non ha lo scopo di ridurre ai minimi termini la popolazione dei quattro paesi africani ma in realtà mira a garantire alle potenze straniere la possibilità di inviare le proprie truppe in Africa per iniziare un nuovo periodo di colonialismo. Nella sua nota Kwame sostiene anche che in realtà Boko Haram non ha mai rapito nessuna ragazza e che anche questa è una scusa inventata dagli USA per poter dare l’inizio ad un intervento militare in Nigeria.

Complottisti del rapimento delle ragazze nigeriane ad opera di Boko Haram (fonte: facebook.com)
Complottisti del rapimento delle ragazze nigeriane ad opera di Boko Haram (fonte: facebook.com)

 
EBOLA ESISTE MA È STATO CREATO IN LABORATORIO (COME L’AIDS)
Dr. Broderick, Professor of Plant Pathology ci spiega l'Ebola.
Dr. Broderick, Professor of Plant Pathology ci spiega l’Ebola.

Fonte principale di questa teoria del complotto è un articolo apparso sul Liberian Daily Observer il più importante quotidiano della Liberia e citato, tra gli altri, anche da Massimo Mazzucco ieri a Matrix. L’articolo, dal titolo: “Ebola, AIDS Manufactured By Western Pharmaceuticals, US DoD?” è firmato dal Dr. Cyril Broderick, un medico di origini liberiane e docente all’Università del Delaware. Nel suo articolo il Dr Broderick sostiene che Ebola è un organismo geneticamente modificato creato nei laboratori del Dipartimento della Difesa USA. La fonte principale delle assunzioni di Broderick non è la ricerca sul campo ma un libro pubblicato nel 1996 da Leonard Horowitz dal titolo “Emerging viruses: AIDS and Ebola – Nature, Accident or Intentional?”. L’argomentazione principale è che durante la Guerra Fredda gli Stati Uniti hanno inventato AIDS ed Ebola come armi batteriologiche e ne hanno poi testato l’efficacia in Africa. Quando Ebola fu isolato per la prima volta, nel 1976, in Zaire e quella è la data in cui in realtà è stato introdotto in Africa dalla CIA. Da allora le popolazioni africane sarebbero usate come cavie per poter testare vaccini e terapie. Nel pezzo Broderick cita come prova anche un romanzo: “Hot Zone” (in Italia “Area di contagio) e il commento di Steven King che lo definisce un una storia vera e terribile“. Perché non citare anche Andromeda di Michael Crichton e dire che Ebola è un virus alieno? In definitiva, secondo il Dr. Broderick lo scopo di Ebola sarebbe duplice: diminuire la popolazione nera in Africa e consentire al tempo stesso alle multinazionali americane (ovvero la terribile Big Pharma) di guadagnare milioni di dollari vendendo i medicinali e l’eventuale vaccino quando arriverà. A proposito di vaccino altri complottisti sostengono che in realtà esista già da parecchi anni ma che i soliti poteri forti non vogliano distribuirlo per poter conservare la loro posizione di forza. Ma non abbiate paura, se mai il vaccino per l’Ebola dovesse essere commercializzato altri complottisti sono già pronti a spiegarvi che non dovrete vaccinarvi perché non si sa cosa potrebbero iniettarvi, ed ogni caso Ebola non esiste.
 
CLIPBOARD GUY
Ve lo ricordate l’Uomo che Fuma di X-Files? Per i cospirazionisti di Ebola quest’uomo si chiama Clipboard Guy. L’uomo è stato individuato per la prima volta sulla pista d’atterraggio dell’aeroporto di Phoenix mentre aspettava l’arrivo di una delle due pazienti americane di Ebola: Amber Vinson.
Cliboard Guy in azione!1 (fonte: nbcdfw.com)
Cliboard Guy in azione!1 (fonte: nbcdfw.com)

Nel video si vedono quattro persone che indossano una tuta protettiva Hazmat bianca e una persona con una tuta gialla, c’è una quinta persona che però non indossa alcuna protezione. La persona con la tuta gialla è l’infermiera Amber Winson che ha contratto la malattia. Mentre la reazione delle persone normali è stata più o meno: “cosa ci fa quello senza protezioni? Vuole ammalarsi?” La reazione dei complottisti è stata più pacata: per loro è la prova (di nuovo) che Ebola non esiste e Cliboard Guy è un agente del governo incaricato di gestire la macchina della propaganda governativa che però è stato scoperto dalle telecamere.  
Che complotti pasticcioni. La spiegazione l’ha fornita Randy Davis, che ha detto a NBC News che l’uomo aveva l’incarico di sovraintendere alle operazioni di trasferimento e che “è parte del protocollo il fatto di avere una persona SENZA la tuta di protezione“. Clipboard Guy è il coordinatore del team di emergenza medica e non indossa la tuta, ha continuato Davis, perché potrebbe limitare il campo visivo e uditivo. Naturalmente è una persona addestrata a gestire la situazione e ad utilizzare, qualora fosse necessario la tuta di protezione contro il rischio batteriologico.
Foto copertina da Ebola & gattini

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