Il successone di Mario Adinolfi a Bologna

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-05-29

Poveraccismo assicurato per il Popolo della Famiglia, accolto da alcune decine di simpatizzanti e tanta polizia in città

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La pagina Facebook delle Caramelle in Piedi ci racconta con foto e video il clamoroso successo ottenuto a Bologna dalla manifestazione del Popolo della Famiglia a cui era presenta anche Mario Adinolfi.


Riferiscono le cronache che Adinolfi, sotto le due torri per sostenere il candidato sindaco del movimento, Mirko De Carli, in una piazza Galvani controllata da un ingente schieramento di forze dell’ordine, che hanno chiuso le vie d’accesso all’area, Adinolfi ha parlato davanti ad alcune decine di simpatizzanti del Popolo della Famiglia, riuniti al centro della piazza vicino ad uno striscione con scritto ‘I bambini non si pagano’. “Noi siamo i veri combattenti del diritto civile – ha scandito – che difendono il diritto civile di un bambino ad avere una mamma e un papà. Noi siamo qui per dire sì alla vita come l’hanno immaginata i padri costituenti con l’articolo 29 della Costituzione che parla del matrimonio fondato sulla famiglia naturale”.

“Adesso, sindaco Merola, che ci fai con il registro delle unioni civili pieno di coppie eterosessuali ora che sono riconosciuti solo i diritti delle coppie omosessuali?”. La domanda è del leader del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi, a Bologna per sostenere il candidato sindaco del movimento Mirko De Carli, rivolgendosi al sindaco ricandidato Virginio Merola (Pd) e riferendosi alle unioni ora tutelate dalla Legge Cirinnà. Ai sostenitori del proprio movimento politico, nato dopo l’ultimo Family Day a Roma, Adinolfi ha detto che di fronte alle unioni civili tra persone dello stesso sesso “ci sarà la nostra obiezione di coscienza. La questurina Cirinnà – ha aggiunto – ci ha ricordato che ci sono conseguenze civili e penali, e noi pagheremo le conseguenze civili e penali per difendere le nostre idee e i nostri figli”. Piazza Galvani, proprio nel cuore di Bologna, è stata presidiata dalle forze dell’ordine per evitare eventuali contestazioni da parte di qualche centinaio di aderenti al collettivo ‘Social Log’, che hanno sfilato in via Indipendenza e si sono fermati in piazza Nettuno, dove hanno srotolato striscioni contro gli sfratti e contro le banche, stendendone uno molto grande con scritto ‘Casa, reddito, dignità’. Prima dell’arrivo di Adinolfi e durante il suo intervento, vicino alla piazza sono sfilati anche circa cinquecento ciclisti del movimento ‘Critical Mass’: hanno sventolato bandiere e fatto sibilare fischietti pedalando vicino alla manifestazione.

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