La storia dei rom che volevano rapire un bimbo a Tor Tre Teste

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2014-11-19

Ancora in via di definizione, ma la notizia è cambiata molto dalla sua prima apparizione. Il rom arrestato ne rivendica la paternità. La madre, di origine nomade anche lei, nega: quando l’ho conosciuto ero già incinta

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La strana storia dei rom che avrebbero tentato di rapire un bambino a Tor Tre Teste non è ancora chiara, ma il frame della notizia è molto cambiato rispetto a ieri. L’articolo del Messaggero che riportava la notizia dicendo esplicitamente “ROM” nel titolo era diventato virale per il numero di condivisioni su Facebook:
tor tre teste rom bambino 1
Come si è scoperto successivamente, l’uomo responsabile del gesto e la madre del piccolo si conoscono da tempo, avendo coabitato in uno stabile occupato per diverso tempo. Tra le ipotesi investigative emerse, pertanto, vi è anche quella che il tutto sia avvenuto in quanto l’uomo ritiene di poter vantare diritti di paternità sul neonato. Per entrambi è scattato l’arresto. Di tutto ciò è stata data notizia in un altro articolo del Messaggero, ma da questo titolo è scomparsa la parola “ROM” e, chissà perché, le condivisioni non sono state altrettanto appassionate.
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Il quotidiano in edicola ha un titolo ancora più edulcorato rispetto al primo di ieri:

tor tre teste rom bambino
Il titolo dell’articolo sulla cronaca di Roma del Messaggero di oggi (19 novembre 2014)

Una volta arrestato il 42enne ha detto alla polizia che il bimbo di 8 mesi sarebbe nato da una precedente relazione, che con la madre si conosceva da tempo avendo soggiornato per qualche mese nello stesso stabile occupato dove la famiglia del piccolo ha vissuto per un periodo. Circostanza confermata anche dalla donna che però ha negato ogni contatto con quell’uomo, precisando che era già incinta al quarto mese quando hanno diviso lo stesso caseggiato, ma non lo stesso tetto.

In più, si racconta che la donna ha origini Rom: l’aver abbandonato il campo per vivere in una casa, dice il quotidiano, può aver scatenato una vendetta. Tutte ipotesi che dovranno essere sottoposte al vaglio degli inquirenti. Nel frattempo accontentiamoci di ricordare che anche stavolta la storia dei rom che rapivano i bambini era più complicata di quello che sembrava dal titolo.

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