Spesometro: i controlli per le spese oltre la soglia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-04-11

Il 10 aprile era il giorno in cui gli esercenti che dichiarano l’IVA devono comunicare gli acquisti oltre i 3600 euro

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Lo spesometro torna in funzione. Il 10, il 20 e il 30 aprile sono le scadenze per gli operatori economici (aziende, commercianti, professionisti, esercenti, artigiani, finanziarie e titolari di partita Iva) per comunicare al Fisco i dati per gli acquisti superiori a 3.600 euro effettuati in tutto il 2014. In pratica, se un contribuente ha comperato qualcosa per una cifra superiore a 3.600 euro (Iva compresa),quell’acquisto verrà segnalato all’Agenzia delle entrate anche se di per sé non costituirà un rischio per il contribuente stesso. Il Corriere della Sera riepiloga in questa infografica pubblicata oggi cosa finisce sotto la lente dello spesometro: beni di lusso e acquisti che superano i 3600 euro, come ad esempio le automobili: lo spesometro alimenterà con i vari dati il cassetto fiscale del contribuente, che diventerà una delle basi per l’eventuale accertamento.
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Le scadenze sono 3. Il 10 aprile è il termine ultimo entro il quale gli esercenti che dichiarano l’Iva mensilmente devono fornire all’amministrazione fiscale i dati di chi ha effettuato nel 2014 acquisti di beni superiori a 3.600 euro Iva compresa. Il 20 aprile rappresenta la scadenza per comunicare all’Agenzia delle entrate i dati di chi ha effettuato gli acquisti per i piccoli esercenti, quelli che dichiarano l’Iva ogni tre mesi. Il 30 aprile è invece il termine per gli operatori finanziari. Poi, si comincia.

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