Il sorpasso programmato della sigaretta elettronica

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-12-01

Mentre il mercato della sigaretta tradizionale è in calo dal 2015, quello della sigaretta elettronica conquista sempre più consumatori, anche se degli undici milioni e mezzo di fumatori italiani il 77% usa sia la sigaretta elettronica che quella tradizionale

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Un sorpasso programmato: quello che dovrebbe accadere nel 2022 tra chi usa la sigaretta tradizionale e chi usa la sigaretta elettronica, come possiamo vedere nell’infografica pubblicata oggi da Repubblica a corredo di un articolo di Enrico Franceschini. Mentre il mercato della sigaretta tradizionale è in calo dal 2015, infatti, quello della sigaretta elettronica conquista sempre più consumatori, anche se degli undici milioni e mezzo di fumatori italiani il 77% usa sia la sigaretta elettronica che quella tradizionale e soltanto il 3,9% usa esclusivamente l’elettronica.

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L’uso della sigaretta tradizionale e della sigaretta elettronica (Repubblica, primo dicembre 2016)

Intanto anche André Calantzopoulos, amministratore delegato della Philip Morris International, ha spiegato in un’intervista alla BBC che sta lavorando «con i governi della terra per mettere gradualmente fuori commercio le sigarette»: nessuna rinuncia a un business di 80 miliardi di dollari l’anno, però, ma il tentativo di piazzare un sostituto, ovvero una nuova versione delle e-cigarette:

Il prodotto meno dannoso, già presente in Italia e ora lanciato nel Regno Unito, si chiama Iqos: una sigaretta che riscalda tabacco, invece di bruciarlo, da infilare dentro una specie di bustina e da conservare in un “pacchetto” che somiglia a un telefonino. Secondo la Philip Morris elimina il 90 per cento delle tossine dannose del tabacco e l’effetto, nei test preliminari, sarebbe addirittura paragonabile a “smettere di fumare”. Inoltre produce meno fumo, non lascia addosso cattivo odore e convince un alto numero di fumatori, fino al 70 per cento in un esperimento in Giappone, ad abbandonare le sigarette tradizionali. Mentre le e-cigarette di varia forma, prodotte dalla concorrenza, riescono a strappare alle normali sigarette solo il 20 per cento o meno degli adulti.


Ma, come vediamo, sull’argomento c’è polemica:

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