Sociologoso permaloso

di Tommaso Giancarli

Pubblicato il 2016-04-28

Il noto sociologo e politologo Ilvo Diamanti, per la sorpresa dei più, ha fatto irruzione stamattina negli uffici fiorentini dell’Accademia della Crusca, prendendo in ostaggio i presenti. Diamanti sosteneva di aver indosso una cintura esplosiva, costituita da diversi candelotti d’esplosivo disposti al modo delle cartuccere; in realtà si trattava di grossi wurstel del Sidis, passibili …

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Il noto sociologo e politologo Ilvo Diamanti, per la sorpresa dei più, ha fatto irruzione stamattina negli uffici fiorentini dell’Accademia della Crusca, prendendo in ostaggio i presenti. Diamanti sosteneva di aver indosso una cintura esplosiva, costituita da diversi candelotti d’esplosivo disposti al modo delle cartuccere; in realtà si trattava di grossi wurstel del Sidis, passibili comunque, nel caso di una deflagrazione, di rovinare l’attenta dieta bio e no-carbs delle impiegate, e dunque perfettamente in grado di terrorizzare le povere donne e di inchiodarle alle scrivanie.
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Dopo aver ottenuto così l’attenzione dei linguisti, Diamanti ha rivelato il motivo del proprio irrituale ingresso alla Crusca: l’idea era infatti quella di sensibilizzare gli specialisti su una grave circostanza, che colpisce in maniera particolare e probabilmente unica il ricercatore veneto. Risulta infatti che “Ilvo” non faccia rima con nessuna parola in lingua italiana o comunque accolta nel nostro dizionario; il che, hanno convenuto i guardiani del ben parlare, è curioso e doloroso. L’impiegata Wanda, ad esempio, rima non solo con le latine “serranda” e “veranda”, ma anche con il buffo “panda” o con la nostalgica “Standa”, già oppressa dai debiti. Perfino James, in visita dall’università di Cork, ogni tanto va su internet e parla male delle donne per scatenare dei flames; ma Diamanti no, Diamanti non ha nemmeno un lemma cui attaccarsi.
Per questo motivo il Commissariato di P.S. competente per zona ha spedito una pattuglia a negoziare con il sequestratore, offrendo “filvo” (nel senso di moderatamente fulvo) in cambio della liberazione degli impiegati della Crusca. Ma Diamanti, indignato per l’aborto lessicale, per la rabbia ha sparato al piede di uno degli ostaggi.

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