Silvana Pampanini è morta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-01-06

L’attrice si è spenta all’età di 91 anni al policlinico Gemelli. I funerali avranno luogo alla Parrocchia Santa Croce a Roma

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Silvana Pampanini è morta. L’attrice 91enne si è spenta al policlinico Gemelli. I funerali si svolgeranno venerdì 8 gennaio ore 11 presso la Parrocchia Santa Croce in Via Guido Reni 2 Roma. Nello scorso ottobre era stata operata al Policlinico Gemelli per un intervento chirurgico all’addome. Si era poi resa necessaria un’ulteriore operazione e la Pampanini era stata quindi ricoverata in terapia intensiva. La Pampanini era nata nel 1925 a Roma da famiglia veneta trapiantata nella Capitale da tre generazioni. Cominciò la sua carriera cinematografica dopo aver vinto ex aequo Miss Italia in una serie di pellicole musicali e registrò anche una serie di canzoni su vinile. Bellezze in Bicicletta è un film del 1951 in cui la Pampanini ha recitato:

Nel 1952 recitò nel pluripremiato ‘Processo alla città’ di Luigi Zampa e ne ‘La presidentessa’ di Pietro Germi, tratto da una brillante pochade francese. Nel 1953 si fece invecchiare di 30 anni in un riuscito episodio di ‘Un giorno in pretura’ di Steno. Nel 1955 lavorò nella commedia ‘La bella di Roma’ di Luigi Comencini e nel campione di incassi ‘Racconti romani’ da un soggetto di Alberto Moravia. E ancora ne ‘La strada lunga un anno’ di Giuseppe De Santis, candidato all’Oscar nel 1959 e vincitore del Globo d’Oro come miglior film straniero. Nel 1964 Dino Risi la diresse ne ‘Il gaucho’ nella parte autobiografica di una diva al tramonto.  Quando era all’apice della popolarità fu ingaggiata per alcuni programmi televisivi anche nei paesi dell’America Latina. Nell’estate 1965 con Aroldo Tieri presentò il varietà con giochi di squadra Mare contro mare. Nell’autunno 2002 fece parte del cast di Domenica In condotta da Mara Venier ma lasciò il programma dopo due mesi. Nel 1966, dopo vent’anni di carriera, rinunciò al cinema per assistere i genitori anziani con cui visse fino alla loro morte. Tornò sul grande schermo in un ultimo ruolo di prostituta bionda per un episodio di Mazzabubu’… Quante corna stanno quaggiu’? (1971). La Pampanini non si è mai sposata e non ha avuto figli ma vanta “più proposte di matrimonio che mal di testa” oltre all’assiduo corteggiamento di Toto’ tra la fine del 1950 e l’inizio del 1951. Per tanti anni si è scritto che Totò si riferisse a Silvana Pampanini, di cui era innamorato, quando cantava Malafemmina. La storia era comunque falsa: Totò dedicò la canzone all’ex moglie. In questa scena de Il Tassinaro di Alberto Sordi Silvana Pampanini recitava la parte di sé stessa e Sordi ricordava i suoi “occhiacci assassini” mentre lei ironizzava sulla sua età. Alla fine della scena c’è una sorpresa e alla Pampanini scappa persino un meraviglioso “vaffanculo” in romanaccio:

. Nell’aprile 2003 fu nominata Grande ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica Italiana dal presidente Ciampi. Dopo 51 anni di assenza, nel settembre 2009 tornò alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per la proiezione in Sala Volpi della versione restaurata di Noi cannibali di Antonio Leonviola.

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Silvana Pampanini, in una scena del film comico “L’inafferrabile 12” di Mario Mattoli, del 1950 (fonte: Archivio del Verbano)

Silvana Pampanini in Una bruna indiavolata con Ugo Tognazzi:

Sono molti i presunti flirt che la stampa le ha attribuito, dal principe afgano Ahmad Shah Khan a Tyrone Power, da William Holden a Omar Sharif, da Orson Welles al tenore Giuseppe Campora. Ma lei ha sempre parlato di un vero solo amore, morto nel 1952, un uomo di 10 anni più grande di lei, bello, ricchissimo, estraneo al mondo dello spettacolo.

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