Salvini con Tosi come Berlusconi con Fini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-03-02

Il Consiglio Federale della Lega vota all’unanimità Zaia candidato in Veneto e chiede di scegliere al sindaco di Verona: o il Carroccio o la sua fondazione

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Flavio Tosi deve decidere: o la Lega o la sua fondazione “Ricostruiamo il paese”. E ha una settimana di tempo per pensarci, mentre il consiglio federale della Lega Nord, riunito nella sede di via Bellerio, ha votato all’unanimità la candidatura dell’attuale governatore dl Veneto, Luca Zaia, per le prossime elezioni regionali. Secondo quanto si apprende avrebbe votato a favore anche Flavio Tosi. In più, l’ex capogruppo leghista alla Camera Gianpaolo Dozzo è stato indicato come mediatore per la compilazione delle liste regionali venete. È quanto ha spiegato il capogruppo leghista al Senato, Gianmarco Centinaio, al termine del consiglio federale della Lega Nord. «Non c’e’ stato nessuno scontro, giovedì al consiglio nazionale della Liga veneta si metteranno d’accordo», ha spiegato Centinaio. «Non c’è nessun commissariamento, Dozzo è un veneto non è un commissario, aiuterà Tosi e Zaia a trovare una soluzione», ha concluso. Quanto all’aut aut a Tosi, ha detto Centinaio interpellato dai giornalisti, «nel momento in cui una Fondazione si mette contro la Lega è normale che si debba poi scegliere».
 
SALVINI CON TOSI COME BERLUSCONI CON FINI
Salvini vince quindi su tutti i fronti la sua battaglia politica con Tosi, mettendo in riga il sindaco per la storia del Veneto e dandogli anche un aut aut per la sua partecipazione alla fondazione che doveva accompagnarlo nella sua candidatura a premier alle elezioni del 2018. Il Veneto è stato il terreno di uno scontro tutto interno tra la Lega movimentista del segretario che punta sulla riconferma del presidente della Regione uscente Luca Zaia e la Liga Veneta di Flavio Tosi, convinto che «in Veneto dobbiamo andare da soli» e pronto a «una lista con il mio nome che non porterebbe via consensi». Ma alla fine la protesta di Tosi pare rientrata e il consiglio federale del partito, dove siede anche il sindaco di Verona, ha votato all’unanimità la candidatura di Zaia. Contro di lui corre per il Pd l’ormai ex europarlamentare dem Alessandra Moretti. Salvini in conferenza stampa detta le condizioni: «Chiunque abbia la doppia tessera della Lega nord e della fondazione ‘Ricostruiamo il Paese’, quella di Flavio Tosi, «deve scegliere quale tenere entro una settimana». «In Veneto decideranno i veneti con un Veneto, Dozzo, che ha la tessera del partito da più di vent’anni. Io con oggi ho finito il mio compito», ha concluso Salvini sull’argomento. Ora la palla passa al sindaco. A cui Salvini regala parole dolci ma accorte in pubblico: «Tosi è un grande sindaco e puà essere nella Lega che vince una grande risorsa. Se non si litiga c’è spazio per tutti».
 
LE ALLEANZE DELLA DISCORDIA
Sulle alleanze Salvini è ancora più chiaro: «Ho chiesto e il Consiglio federale mi ha dato mandato all’unanimità che l’ultima parola sulle alleanze spetti a me», ha detto il leader della Lega Nord al termine del Consiglio Federale della Lega. «Lascio tranquillamente la libertà di scelta ma devo garantire un’omogeneità a tutte e cinque le regioni». In Veneto, è stato convocato un Consiglio della Lega per giovedì prossimo. Qui, «una delle ipotesi in campo», è una lista della Lega e una Lista di sostegno a Zaia.

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