Salvatore Mariano: il latitante arrestato in un albergo di lusso

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-08-20

Gli investigatori lo hanno rintracciato in un esclusivo resort sulla spiaggia di Benidorm dove lui e i suoi familiari si erano registrati usando documenti falsi. Già avviate le procedure di estradizione

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Latitante da marzo, il ricercato per camorra Salvatore Mariano si nascondeva in albergo di lusso a Benidorm, gettonata località turistica sulla costa di Valencia in Spagna, nota come la “New York del Mediterraneo”. Qui lo hanno trovato e catturato i carabinieri del Ros. Mariano, 40 anni, napoletano, era sfuggito il 2 marzo scorso all’operazione “Cartagena” che aveva portato all’arresto di 33 trafficanti di droga legati al clan Contini al sequestro di beni per oltre 20 milioni di euro. Gli investigatori lo hanno rintracciato in un esclusivo resort sulla spiaggia di Benidorm dove lui e i suoi familiari si erano registrati usando documenti falsi.

Salvatore Mariano: il latitante che viveva in un albergo di lusso

I carabinieri hanno bussato alla porta della suite di Mariano fingendosi personale di servizio dell’albergo, assieme a personale della polizia spagnola e gli hanno notificato il provvedimento restrittivo che lo accusa di narcotraffico con l’aggravante del metodo mafioso. Sono state gia’ avviate le procedure per l’estradizione. Nel 2009 era stato arrestato Marco Mariano: dalla fine degli anni ’80 fino alla fine degli anni ’90 il boss era stato il fratello Ciro, poi arrestato nell’ambito di un’indagine sul clan Mariano condotta dall’allora capo della squadra mobile Giuseppe Palumbo e condannato all’ergastolo. La faida dei Quartieri Spagnoli è esplosa nuovamente tra il clan Mariano e il clan Sarno. Il 26 maggio 2009 nel corso di un’azione contro i Mariano otto sicari esplosero colpi di mitra contro l’abitazione di Salvatore, fratello di Ciro e Marco. Un proiettile vagante uccise il romeno Petru. Mariano era stato scarcerato al termine di un lungo periodo di detenzione dal carcere di Milano il 18 marzo scorso 2009. Subito si era reso irreperibile allo scopo di sottrarsi alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di dimora a Napoli. Mariano era sfuggito alla cattura anche il 2 marzo scorso durante l’operazione “Cartagena”, condotta dai carabinieri del comando provinciale e del ros di Napoli, blitz che portò all’arresto di 33 “signori della droga” del clan “Contini”, attivo nel centro partenopeo, e al sequestro di beni di lusso per oltre 20 milioni di euro. Quando i militari, intervenuti insieme a personale della polizia spagnola, si sono qualificati, si legge nella nota dell’arma, la quiete della struttura turistica è stata interrotta dalle urla dei familiari e degli amici del Mariano, cimentatisi subito in una “sceneggiata” dal linguaggio piuttosto colorito. Gli operanti hanno notificato l’o.c.c. (emessa dal tribunale di Napoli su richiesta della locale dda) al latitante, ritenuto responsabile di narcotraffico con aggravante del metodo mafioso. Sono state gia’ avviate le procedure per l’estradizione.

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