Roberto Mancini e l'indagine per bancarotta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-11-15

Succede a Jesi. Il Corriere lo racconta nel giorno del suo ritorno all’Inter

article-post

Il Corriere della Sera scrive oggi che si aggrava la posizione di Roberto Mancini, indagato per bancarotta fraudolenta nella sua città natale, Jesi:

La Procura ritiene che tre persone a lui riconducibili abbiano riciclato a Jesi, nella Banca Popolare di Ancona, sei assegni per un valore di 72 mila euro provenienti dalla Img Costruzioni, dichiarata fallita nel gennaio 2013. Lo scopo? «Schermare» il denaro per non farlo ricondurre al tecnico. Il ruolo degli indagati — tutti nati a Jesi, città natale del mister — è emerso di recente e ha convinto il pm Stefano Fava a disporre la chiusura indagine per riciclaggio contro Marco Spendolini (accusato di «essere l’esecutore di operazioni bancarie per conto di Mancini») e di Paolo Togni e Frediano Gigli (funzionari della filiale). La prima inchiesta, oltre Mancini, coinvolgeil costruttore Marco Mezzaroma (ex marito di MaraCarfagna), Stefano Gagliardi e Umberto Lorenzini

Il Corriere riporta la notizia in alto nella pagina in cui si annuncia il suo ritorno all’Inter, con il doppio commento di Mario Sconcerti e Beppe Severgnini.

Potrebbe interessarti anche