Renzi promette 350 milioni per il fondo disabilità, ma la mobilitazione non si ferma

di Chiara Lalli

Pubblicato il 2014-10-29

Il premier s’impegna sul fondo per le persone con disabilità ma le associazioni confermano che la richiesta era diversa

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«Dopo la “doccia gelata” del calo di 100 milioni rispetto alla cifra dello scorso anno, il premier s’impegna a riportare il fondo per l’assistenza ai disabili a quota 350 milioni. Ma le associazioni, pur con toni diversi, confermano che la richiesta era ben diversa: “Serve un miliardo”. E confermano la mobilitazione». Così SuperAbile torna ieri sulla questione (Non autosufficienza, Renzi riempie il fondo. Disabili comunque in piazza). Ne avevamo parlato qui e qui.
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ROMA – Il fondo per la non autosufficienza avrà a disposizione per il 2015 la stessa cifra che ha avuto nel corso di quest’anno: 350 milioni di euro. Dopo l’impegno assunto dal premier Matteo Renzi dal palco della Leopolda, non dovrebbero esserci dubbi sulla correzione in corsa al testo della legge di stabilità che nella versione firmata dal capo dello Stato e arrivata in Parlamento prevede una somma di 100 milioni inferiore, nel suo complesso, a quella messa a disposizione nel corso del 2014. Il dietrofront non basta però a tranquillizzare gli animi, o almeno tutti gli animi, e la mobilitazione delle associazioni delle persone con disabilità, inclusa una manifestazione di protesta programmata per il prossimo 4 novembre, non si ferma.
Il “taglio” al Fondo per l’assistenza ai disabili gravi e gravissimi si stava trasformando in un boomerang personale per il presidente del Consiglio: fin troppo facile ritornare con la memoria ad appena qualche settimana fa, quando un Renzi in maglietta e pantaloncini partecipava al grande tormentone mondiale dell’ice bucket challenge in favore delle persone malate di Sla gettandosi in testa un bel secchio di acqua gelata. “Doccia gelata per i malati di Sla, il governo taglia il fondo di 100 milioni”, uno dei titoli più in voga negli ultimi giorni. Al di là dell’effettiva necessità di aumentare il Fondo, era evidente che da un semplice punto di vista comunicativo la faccenda non potesse durare a lungo senza che una correzione in corsa venisse almeno annunciata.
Il problema è che, anche con un Fondo a quota 350 milioni, si tratta sempre di una cifra giudicata non sufficiente a venire incontro a tutte le esigenze alle quali dovrebbe far fronte. Nel 2014 dei 350 milioni stanziati, 75 erano stati immediatamente indirizzati all’assistenza delle persone con disabilità gravi (inclusi i malati di sclerosi laterale amiotrofica) e dei rimanenti 275 milioni ben il 40% è stato ugualmente destinato, in sede di riparto alle regioni, ai disabili gravi. Sia il Comitato 16 novembre, la battagliera sigla che ha portato negli ultimi anni in piazza i malati di Sla, sia la Fish (Federazione italiana superamento handicap) avevano chiesto nei giorni scorsi un incontro con Renzi fa, invito che il premier non aveva accolto, e avevano deciso di scendere in piazza dopo aver ricevuto dai sottosegretari a Welfare, Economia e Salute solo generiche rassicurazioni.

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