Renzi «anticipa» i dati sui contratti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-03-26

Il premier parla della diffusione dei dati sui contratti a tempo indeterminato nei primi due mesi dell’anno. Poletti dà i numeri: 79mila in più rispetto al bimestre dell’anno precedente. Ma non sa se si tratta di trasformazioni di contratti a tempo determinato

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«Oggi è un giorno importante. Tra qualche ora saranno diffusi i dati dei contratti a tempo indeterminato siglati nei primi due mesi dell’anno: sono davvero sorprendenti, mostrano una crescita a doppia cifra. È il segnale che l’Italia riparte»: lo dice il premier Matteo Renzi arrivando al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I numeri precisi li dà qualche tempo dopo poletti: «A gennaio e a febbraio sono stati attivati 79 mila contratti a tempo indeterminato in più rispetto a gennaio-febbraio 2014».
 
RENZI ANTICIPA I DATI SULL’OCCUPAZIONE
I dati che saranno ufficializzati tra qualche ora dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Arrivando al ministero delle Infrastrutture per il suo insediamento dopo l’interim, Renzi dice: “Oggi è un giorno importante. Tra qualche ora saranno diffusi i dati dei contratti a tempo indeterminati siglati nei primi due mesi dell’anno. È un dato davvero sorprendente, che mostra una crescita a doppia cifra. È il segnale che l’Italia riparte”. Il 16 marzo Tito Boeri, presidente dell’INPS, aveva dichiarato che 76mila aziende avevano richiesto il bonus contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato. Boeri aveva parlato di dati ”incoraggianti” senza entrare nel dettaglio sul numero delle assunzioni ma la Fondazione dei consulenti del Lavoro (professionisti che assistono le aziende nelle richieste di sgravi) ha calcolato che nei primi due mesi del 2015 le assunzioni con l’esonero contributivo sarebbero state già 275.000. La Fondazione calcola che la stragrande maggioranza delle assunzioni (l’80%) sarebbe il risultato di una stabilizzazione di un rapporto di lavoro esistente (contratto a termine, collaborazione o partita Iva) mentre il restante 20% dei contratti sarebbe nuova occupazione. Il premier ha parlato anche del ministero: «Nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, ci sarà il nuovo ministro delle Infrastrutture», ha detto arrivando al ministero di via Nomentana, per il suo insediamento, dopo aver assunto l’interim. «Ma ai cittadini – ha aggiunto – non interessa la durata dell’interim ma le opere che vanno completate».
 
I NUMERI DI POLETTI
«Nei primi due mesi del 2015 sono stati attivati 79 mila contratti a tempo indeterminato in più rispetto ai primi due mesi del 2014», spiega il ministro del lavoro Giuliano Poletti spiegando che a febbraio 2015 i contratti a tempo indeterminato sono stati il 38,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Il ministro ha riferito che a gennaio 2015 i contratti a tempo indeterminato sono stati il 32,5% in più di gennaio 2014; per i giovani 15-29enni la variazione tendenziale è pari a 43,1%. A febbraio scorso, l’aumento percentuale e’ stato del 38,5% e per i giovani è arrivato al 41,4%. – Illustrando i dati nel corso di una conferenza stampa su Garanzia giovane alla Regione Lazio, alla presenza del commissario europeo per l’occupazione Marianne Thyssen e il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, Poletti ha spiegato che non si può sapere al momento se i contratti a tempo indeterminato sono aggiuntivi o se si tratta di trasformazioni di contratti a tempo determinato: in ogni caso – ha fatto notare – “l’orientamento a stabilizzare i rapporti di lavoro è un dato assolutamente positivo”. I dati – si legge in un report del ministero del Lavoro – sono da leggere anche in relazione ai forti incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato (decontribuzione triennale piu’ sgravio permanente dell’Irap per i datori di lavoro) introdotti con la legge di stabilita’

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