Referendum, la navetta rallenta davvero il percorso delle leggi?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-11-10

Cos’è la navetta e qual è davvero il suo peso nei ritardi della politica? Qualche numero, alcuni dati e un ragionamento

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La Stampa pubblica oggi questa infografica che si riferisce a uno degli argomenti del referendum sulle riforme costituzionali che andrà in scena il 4 dicembre. I numeri servono a sfatare l’argomento elettorale della navetta tra camera e senato, presentato come uno dei problemi che affliggono il parlamento rallentando l’approvazione delle leggi. Ma quanto pesa la navetta nell’attività legislativa?

Ma cos’è la navetta e qual è davvero il suo peso nei ritardi della politica? La navetta è quel meccanismo per cui una proposta di legge, approvata da uno dei rami del Parlamento ma modificata dal secondo, deve tornare al primo per una seconda approvazione. Approvazione che può avvenire con ulteriore modifica, facendo ripartire il meccanismo. Quanto pesa tutto questo ce lo racconta un’analisi che meglio di tante altre risponde alla filosofia di questa rubrica: far vedere con un grafico un aspetto dell’attualità. L’analisi è targata Openpolis, brillante associazione che si occupa di open data legati alla politica. Openpolis ha considerato le 252 leggi approvate in questa legislatura, scoprendo che solo il 20% è stato coinvolto dalla navetta. Anche i tempi non sembra si siano allungati di molto: la navetta ha impegnato solo il 4% dell’attività del Parlamento.

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Il referendum e la navetta delle leggi (La Stampa, 10 novembre 2016)

L’amara verità è che non è il meccanismo a essere colpevole del rallentamento, ma la scarsa coesione (su alcuni argomenti) delle maggioranze politiche: è il dissenso politico che sfrutta la navetta per rallentare l’approvazione delle leggi. Ma il dissenso all’interno di un partito o tra i partiti di una coalizione non si può certo eliminare con una riforma. O sì?

Leggi sull’argomento: Referendum, il complotto dell’articolo 117 della riforma costituzionale

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