La seconda chat tra Raffaele e Renato Marra

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-01-23

Agli atti della procura le conversazioni tra i due fratelli oltre a quelle con la Raggi

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Il Messaggero in un articolo a firma di Sara Menafra torna oggi sulle chat dei Quattro Amici al Bar, di cui ieri aveva parlato Il Fatto Quotidiano. Come raccontato ieri, la app Telegram, che ospitava la conversazione, ha registrato almeno quattro messaggi con questo argomento. Al momento di valutare la nomina di Renato Marra, il sindaco Raggi chiede proprio a Raffaele il funzionamento delle “fasce” dirigenziali e, conseguentemente, le retribuzioni. In entrambi i casi, Marra risponde con una foto della pagina del regolamento comunale: prima sulla “fasce”, poi sui compensi. Anche in questo caso, la conversazione può risultare decisiva specie se contrapposta a quanto lo stesso sindaco ha riferito all’Anac nel corso dell’istruttoria su questa nomina. Ma tra le discussioni all’attenzione della procura c’è anche quella tra Renato Marra e il fratello Raffaele:

I due si confrontano proprio a proposito della promozione alla quale aspira Renato e che effettivamente ottiene. Il tono è ovviamente confidenziale e Raffaele spiega al fratello vigile urbano quali sarebbero i benefici, anche in termini di stipendio, qualora dovesse effettivamente ottenere l’incarico a capo dell’ufficio Turismo. I pm si sono presi qualche giorno per valutare anche queste conversazioni. Il punto, infatti, è capire quanto e se Marra abbia usato il suo rapporto di fiducia col sindaco Raggi per sostenere il fratello sebbene il regolamento comunale vieti ai congiunti di promuoversi a vicenda.

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Le conversazioni potrebbero essere importanti ai fini dell’indagine proprio perché disegnano una realtà diversa rispetto a quanto dichiarato da Raggi all’ANAC quando la sindaca ancora difendeva “uno dei 23mila dipendenti del Campidoglio”:

Alle domande dell’Anticorruzione, infatti, Raggi ha risposto che era stata lei stessa a valutare caso per caso i candidati alla promozione e che il capo delle Risorse umane, quindi Marra, aveva fatto solo da passacarte. Le due chat sembrano invece identificare un ruolo attivo proprio di Marra, anche se solo nei prossimi giorni si capirà se questo sia sufficiente a far ipotizzare un condizionamento nei confronti del sindaco (che, se così fosse, finirebbe indagata).
L’Anac,dal canto suo, aveva già considerato «configurabile» il «conflitto di interessi», sia nel caso in cui Raffaele Marra da capo del personale avesse svolto un mero ruolo formale nella procedura, sia nell’eventualità di una sua partecipazione diretta all’attività istruttoria, tanto che poi, in autotutela, il sindaco aveva deciso di annullare la promozione.

Leggi sull’argomento: La chat tra Marra e Raggi

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