Quanto costa la benzina per le vacanze

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-07-30

Con il prezzo del petrolio in picchiata, anche il pieno alla pompa sarà ben più economico di quello dello scorso anno: circa 72 euro contro gli 80 dello stesso periodo del 2015 (-10%)

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Sarà un esodo low cost quello che scatta oggi su strade e autostrade italiane. Con il prezzo del petrolio in picchiata, anche il pieno alla pompa sarà ben più economico di quello dello scorso anno: circa 72 euro contro gli 80 dello stesso periodo del 2015 (-10%). Il prezzo medio della benzina, secondo l’ultima tabella diffusa dal ministero dello Sviluppo economico che tiene conto di tutte le variabili (servito, self service, pompe bianche), è infatti pari a 1,444 euro al litro, contro 1,616 della fine di luglio dello scorso anno. Decisamente più economico è anche il gasolio, che a luglio 2015 viaggiava intorno a 1,43 euro al litro, mentre oggi è a quota 1,29. E così per il pieno di un automobile di media cilindrata, con serbatoio di 50 litri, si spendono circa 72 euro se il rifornimento è a benzina e 65 euro se si tratta del diesel.

Quanto costa la benzina per le vacanze

Lo scenario favorevole è determinato dall’andamento dei prezzi del petrolio, che pesa come un macigno sui conti delle compagnie petrolifere ma è invece una boccata d’ossigeno per le famiglie che vanno in vacanza. Negli ultimi giorni il greggio riesce a fatica a restare sopra quota 40 dollari sul mercato di New York, quando invece un anno fa viaggiava intorno ai 50. Anche per i prossimi giorni, tra l’altro, la situazione dovrebbe rimanere immutata, se non migliorare ancora: stando alle stime della Figisc Confocommercio, che settimanalmente monitora i prezzi dei carburanti, l’attesa è per un ulteriore flessione dei prezzi di 1,5 centesimi al litro. Se poi non ci fosse il pesante carico fiscale che, come noto, grava fortemente sui prezzi italiani, l’esborso ai distributori sarebbe ancora più leggero. Sono proprio Iva e accisa, infatti, che inchiodano i prezzi italiani ai primi posti della classifica europea. Stando alle ultime tabelle elaborate dall’Unione petrolifera, infatti, la benzina italiana mostra il secondo prezzo più alto, dietro solo all’Olanda: il prezzo industriale, invece, è ormai inferiore alla media, mentre la componente fiscale è molto al di sopra, con l’Italia a 0,993 euro al litro e la media ferma a 0,774. Stesso discorso vale per il gasolio, dove il prezzo italiano è il terzo più alto nell’Europa a 28 membri, dietro Svezia e Regno Unito: e anche qui la zavorra è il fisco.

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