Perché Maroni e la Lega mentono sui profughi

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-06-08

I governatori del Veneto e la Lombardia dicono che hanno troppi immigrati da gestire. È proprio così? Qualche numero e una tabella di riepilogo di tutte le bugie che ci tocca sentire per raccattare qualche voto

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Il governatore Roberto Maroni, la Lega Nord e il governatore Luca Zaia continuano a mentire sulla questione dell’accoglienza ai migranti e a minacciare tagli ai fondi e blocchi alle prefetture che non potranno mai effettuare. In particolare, Maroni, Zaia e i leghisti continuano a mentire sui numeri dei migranti e sulle ragioni dello scontro con il ministero dell’Interno per ragioni evidentemente politiche.
 
PERCHÉ MARONI E LA LEGA MENTONO SUI PROFUGHI
Vediamo il dettaglio della questione. Innanzitutto, i numeri. La tesi della Lega per la Lombardia è che la regione sia oggi ai primi posti nell’accoglienza ai profughi secondo gli stessi numeri del Viminale. Il che in un certo senso è vero, in un altro no. In questa infografica possiamo vedere i numeri percentuali ed assoluti dell’accoglienza.

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I numeri dell’accoglienza ai profughi nelle regioni italiane (Viminale)

Come potete vedere, i numeri percentuali dicono che la Sicilia porta il 22% del peso totale, il Lazio il 12% e la Lombardia il 9%. Ecco quindi che la regione governata da Maroni è soltanto terza rispetto alle altre due. Ma c’è un problema: la quota di ripartizione dei migranti non dovrebbe essere soppesata soltanto rispetto alle regioni, ma anche rispetto al numero di abitanti di ciascuna regione. Il principio venne enunciato dallo stesso Maroni quando era ministro dell’Interno nel 2011: «Ho proposto (alle regioni) un piano per la distribuzione equa e con la sola esclusione dell’Abruzzo, dei rifugiati, con un criterio molto semplice ovvero in base al numero degli abitanti». A questo punto basta fare due calcoli: la Lombardia ha 10 milioni di abitanti, la Sicilia 5 milioni, il Lazio quasi sei milioni. Il calcolo delle percentuali ci dice che in Lombardia i profughi sono lo 0,066% in rapporto alla popolazione, nel Lazio sono lo 0,14% e in Sicilia sono lo 0,32%. O, se preferite, in Lombardia sono lo 0,6 per mille, nel Lazio l’1,4 per mille e in Sicilia il 3,2 per mille. È piuttosto evidente che le bugie di Maroni hanno le gambe corte, anche se gli porteranno un sacco di voti.
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I NUMERI ALLEGRI DI LUCA ZAIA
Luca Zaia invece viene spesso ripreso in favore di telecamera e senza nessuno che lo contraddica mentre continua a dire che nella sua regione ce ne sono già “mezzo milione” e quindi di accoglierne altri non se ne parla. Zaia sta giocando con le parole. Infatti confronta il numero di immigrati regolari che il Veneto accoglie 514mila con quello dei profughi e dei richiedenti asilo di cui stiamo parlando. Quei 514mila non sono “accolti” dalla regione: sono gente che lavora ed evidentemente paga le tasse anche per non permettersi politici bugiardi. Il Veneto in realtà ha all’incirca gli stessi abitanti della Sicilia e accoglie 2977 migranti invece dei 16mila dell’isola. Anche qui, il rapporto percentuale con la popolazione non mente: è inferiore addirittura a quello della Lombardia. Zaia in televisione sta sommando pere (immigrati regolari) e pere (profughi), anche se nelle dichiarazioni pubbliche poi di solito precisa che parla degli immigrati regolari.
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L’ultima evidenza: cosa succede se rapportiamo a tutte le regioni la popolazione al numero di profughi ospitati, e poi le mettiamo in fila per il minor numero percentuale? Succede che dopo la Val d’Aosta, Veneto e Lombardia sono le regioni in cui ce ne sono di meno in rapporto alla popolazione.
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Il cumulo di fregnacce politiche è servito. Voi abboccate, mi raccomando. E godetevi cosa diceva Maroni nel 2011 dalla sua viva voce:

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