Perché Galliani ha torto nella polemica sulle immagini del goal della Juve

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-02-08

L’amministratore delegato del Milan parla di immagini manipolate perché non ricorda come funziona il sistema dei broadcaster. E sulla prospettiva il diplomato geometra non dovrebbe aver dubbi

article-post

Una polemica calcistica imbarazzante sta girando per il calcio italiano dopo il goal di Tevez in Juventus-Milan e le dichiarazioni di Adriano Galliani, diplomato geometra e oggi dirigente del Milan da oltre trent’anni impegnato nei campi di gioco. La polemica nasce sulle colonne del Corriere della Sera, che riporta dichiarazioni di Galliani che partono dal goal di Tevez. Galliani è arrabbiato perché le immagini del replay, così come sono state isolate durante la telecronaca, sembravano alimentare dubbi sulla posizione (in realtà regolare) dell’argentino. Ma Galliani ha detto qualcosa di più: ha infatti prospettato che dietro il replay (a suo parere) scarsamente chiaro c’è un complotto bello e buono: la Juventus tiene nascoste le immagini, e può farlo perché le immagini delle gare dei bianconeri «sono gestite dalle società stesse».
galliani tevez immagini
 
PERCHÉ GALLIANI HA TORTO NELLA POLEMICA SULLE IMMAGINI DEL GOAL DELLA JUVE
Il virgolettato di Galliani al Corriere della Sera: «Al contrario delle altre squadre di A, la produzione delle immagini delle gare della Juve sono gestite dalla società stessa. Che scientemente non fa rivedere il replay dell’azione del primo gol. Solleverò un putiferio nella prossima assemblea di Lega affinché la Lega possa produrre tutte le gare, senza concedere facoltà a un solo club di gestire in proprio le immagini. Contesto il fatto che facciano vedere quello che vogliono». Qui vediamo le immagini da un video di Youtube del goal di Tevez, con la posizione di partenza sospetta dell’argentino.

Come se non bastasse, oggi il Milan ha rintuzzato la polemica sul goal di Tevez dal suo account twitter ufficiale, tirando ancora una volta  in ballo la posizione dell’Apache ma soprattutto le immagini. «Secondo voi nel fermo immagine tv prodotto dalla Juventus, le due linee sono parallele? Per noi no», è la posizione del club rossonero espressa attraverso Twitter, con tanto di immagine. Questa è l’immagine che l’account Twitter del Milan ha postato appoggiando la posizione del dirigente e le sue dichiarazioni comparse sul Corriere della Sera.
milan immagine juventus
Sul proprio sito, la società rossonera aggiunge altri elementi: “Il Milan non intende innescare polemiche, ma fa una richiesta chiara e precisa. In questo momento le 10 partite del Campionato di Serie A sono realizzate da 6 registi Sky, 3 registi Mediaset e 1 indipendente. Il Milan chiede che a partire dalla prossima stagione, i registi siano tutti indipendenti e non provenienti dai broadcaster che acquisiscono i diritti del Campionato”. La Juventus ha risposto oggi con una nota durissima (e dal chiaro intento perculatorio, quando ha chiamato in causa il titolo di studio di Galliani): Il Sig. Geom. Adriano Galliani, Vice Presidente Vicario e Amministratore Delegato dell’AC Milan SpA e Vice Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A e’ tornato nelle ultime ore alle sue antiche passioni: la televisione e la geometria – si legge in una nota del club bianconero – Galliani pare pero’ ignorare leggi dello Stato, regolamenti approvati all’unanimita’ dall’Assemblea della Lega e soprattutto il ‘campo’. Galliani insomma getta in pasto ai media una polemica speciosa e farsesca perché tenta goffamente di mascherare agli occhi dei tifosi milanisti il chiarissimo risultato sul campo della partita di ieri. Tre a uno”. A questo punto la Juve entra nel dettaglio, ricordando che «è la legge Melandri ad affidare ai club la produzione delle immagini televisive e tale indicazione e’stata doverosamente ribadita anche nelle ‘Linee Guida’ per la vendita centralizzata dei diritti audiovisivi, approvata all’unanimità’ dall’Assemblea della Lega Calcio. Pare ignorare che la stessa Lega, proprio per evitare qualsivoglia manipolazione, riserva a se stessa la designazione dei broadcaster nelle singole partite e, di conseguenza, dei responsabili della regia e dei producer». Secondo la Juve, Galliani «pare ignorare che la produzione in capo ad un soggetto diverso dal club è un’opzione, che interviene solamente quando il club comunica alla Lega Calcio di non essere in grado di provvedere diversamente». Il botta e risposta sull’asse Milano-Torino continua. Alla nota bianconera per l’attacco di Galliani in merito alle immagini relative al gol di Tevez, i rossoneri replicano così sul proprio sito: ”L’arroganza è cosa della Juventus, che ad essa non sa sfuggire. Superflua una replica a chi è fatto cosi’. Bene invece che anch’essa condivida l’opportunità di rimettere a un dibattito e a una riforma il tema emerso in occasione delle elaborazioni grafiche dell’episodio di Juventus-Milan di ieri sera».


CHI HA RAGIONE E CHI HA TORTO?
Chi ha ragione e chi ha torto? Un video pubblicato su Sky e firmato da Claudio Chiaressa chiarisce la situazione. Le immagini sono registrate da una società che svolge il servizio tecnico. I broadcaster, ovvero quelli che girano le immagini, sono sei di Sky, tre di Mediaset e uno della Rai (e non indipendente, come dice il comunicato del Milan). Le immagini di Juventus-Milan di ieri non erano fornite dalla Juventus, ma da Sky. Non sono Milan e Juventus a scegliere o non scegliere di mandare le immagini, sono i broadcaster a farlo e sarebbero loro, eventualmente, i responsabili di una manipolazione che però in questo caso non c’è stata. Il posizionamento delle telecamere è invece approvato dalla Lega Calcio (di cui Galliani e il Milan sono esponenti di spicco) e il documento viene approvato all’inizio dell’anno per tutte le squadre. Questo perché la Lega Calcio ha il controllo sportivo delle immagini e può imporre a chi produce. Le immagini del calcio in Italia sono prodotte dalla Infront, tranne che per Juventus e Napoli che se le producono da soli. Infine, per quanto riguarda le immagini, la linea tracciata da Sky, secondo il Milan sarebbe non parallela. Ma basta guardare il taglio dell’erba per rendersi conto che è la prospettiva che deve essere così costituita dal punto di vista che è centrale, spiega Caressa, che poi mostra le immagini della locandina del film “Incontri ravvicinati del terzo tipo”
Incontri ravvicinati del terzo tipo
Questo è il video completo dell’intervento di Caressa su Sky, che toglie ogni dubbio sulla questione.

 

Potrebbe interessarti anche